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‘RADIO PENSIERI’, DAMASCELLI: “Pastore può fare il regista alla Pjanic”

LaPresse

Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche romane

Redazione

Quello delle radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d’Italia. Una pluralità di stazioni a fungere da piattaforma, una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo. Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche.

Checco Oddo Casano (Centro Suono Sport - 101,5): "La polemica che si è innescata sui conti della Roma è sterile: il club non rischia nulla, ha una situazione solida nonostante un debito fisiologico che è elemento comune alla stragrande maggioranza delle società. Dire che Pallotta non ci mette un euro è una fregnaccia. Il problema è a monte: in assenza dello stadio di proprietà, la Roma continuerà a operare come negli ultimi anni, fondandosi sul risultato sportivo e sul player trading per riequilibrare i costi, mantenuti alti per tenere un elevato livello di competitività. Il rischio è che il brand senza vittorie e grandi calciatori, fatichi a crescere a meno che non si aprano le porte a soggetti, che anche in forma minoritaria, permettano l'ingresso della Roma in mercati floridi come quello asiatico. Per questi motivi la Roma non può permettersi di sbagliare investimenti da 20-30-40 milioni come purtroppo accaduto negli ultimi anni in alcuni casi".

Max Leggeri (Centro Suono Sport - 101,5): "Siamo diventati in città tutti tifosi 2.0 ,tutti commercialisti, credo che di questi discorsi finanziari, interessi meno dello zero alla tifoseria. Diamo una notizia: con l’attuale gestione la AS Roma non porterà mai i libri in tribunale, non c'è nessun problema relativo alla cosiddetta continuità aziendale. Una società che fattura 250 milioni di euro e che sta cercando di elevare il suo fatturato di anno in anno, ha rilasciato ampie garanzie agli istituti bancari con cui è attualmente indebitata e su tutte ovviamente la Goldman. Bisogna fare i complimenti ai manager della Roma che hanno migliorato sensibilmente il fatturato della società, sono altri i dirigenti che meritano attenzione, soprattutto chi ha operato sul mercato in questi ultimi anni e ha commesso degli errori grossolani. A me interessa sapere cosa si è vinto in questi anni? Nulla. Ciò significa che pur avendo prodotto ricchezza, la Roma non ha incanalato correttamente tale ricchezza per vincere dei trofei"

Alessandro Vocalelli (Radio Radio Pomeriggio - 104,5): "La vittoria nel derby in un momento cruciale della stagione della Roma, permette a Di Francesco di strappare un sei come voto a questa prima parte di stagione. E' normale che quando fai una campagna acquisti come quella della Roma il tecnico provi a mettere in campo i fiori all'occhiello del mercato cercando le soluzioni migliori per tutti. Se hai dei capitali come Schick e Pastore hai l'obbligo di recuperarli".

Tony Damascelli (Radio Radio Pomeriggio - 104,5): "Schick è un giocatore che continua a essere un'eterna promessa e premessa. Pastore, invece, è già un calciatore definito e non è detto che debba giocare necessariamente trequartista. Può fare il regista alla Pjanic se ben protetto ai lati da due giocatori di ritmo. Ha una tecnica e delle intuizioni che gli altri non hanno"

Luigi Ferrajolo (Radio Radio Pomeriggio - 104,5): "Nella Roma non c'è stata tutta questa rivoluzione e il problema non può essere passare dal 4-3-3 al 4-2-3-1. Quello che inizialmente sfasato i piani della Roma è stato il ruolo di Pastore da mezzala. Quando Di Francesco si è reso conto che non poteva giocarci ha dovuto trovare una soluzione in corsa."

Marco Bellinazzo (Radio Radio Pomeriggio - 104,5): "Mi sono già espresso in passato sulla situazione della Roma e credo sia in netto miglioramento rispetto all'inizio della gestione americana. Per quanto riguarda l'indebitamento il rapporto tra fatturato e debiti è sceso rispetto allo scorso anno. La Roma, attraverso cessioni importanti, si è tutelata e per il prossimo bilancio mi aspetto comunque un ricavo operativo che si avvicini ai 250 milioni toccati quest'anno grazie ai premi migliori in Champions e ai soldi delle sponsorizzazioni sulle maglie. Poi è chiaro che ci siano ancora delle problematiche in casa giallorossa, ma il percorso intrapreso dal club è quello corretto. Non è giusto, invece, illudere i tifosi con la questione stadio. Anche con un impianto di proprietà non possiamo oggi equiparare la Roma a club inglesi o altri come il Real Madrid".

"Alessandro Austini (Teleradiostereo 92,7): “Si può fare una selezione di quello che viene ripreso? I giornali li leggono in pochi, chiunque ha tutto sullo smartphone. La cosa più rapida è andare su uno dei siti che raccoglie le notizie sulla Roma, si mette in home page il pezzo in questione e diventa ‘hai visto i debiti che ha la Roma?’. Dieci anni che è sempre la stessa identica storia, basterebbe non riprenderlo e chi vuole leggere se lo legge. Le cose non cambieranno, tra un anno sarà la stessa cosa. Quando si analizza una società di calcio non si possono usare parametri di una società tessile o di tappi di plastica. Chi si allarma per quel numero, dovrebbe pensare che chiunque ha un mutuo, è sul lastrico”.

"Roberto Renga (Radio Radio Mattino - 104,5): “Herrera è un cursore, non è quello che potrebbe sostituire Nzonzi o De Rossi. Può essere utile. La Roma è migliorabile, in particolare con un terzino di ruolo al posto di Florenzi o un altro centrocampista centrale. Per il resto è completa, perché c’è anche Pellegrini nel nuovo ruolo di trequartista. Fossi la Roma andrei a riprendere Vidal, che ha litigato con la dirigenza del Barcellona”.

"Furio Focolari (Radio Radio Mattino - 104,5): “Il nome di Herrera non mi entusiasma. Se si va ai parametri zero è difficile che prendi un giocatore importante: capita che uno litighi, per il resto quelli a parametro zero sono quelli a fine carriera”.

"Xavier Jacobelli (Radio Radio Mattino - 104,5): “Il rosso di bilancio della Roma è inferiore rispetto al bilancio precedente, ha iniziato a scendere sotto la soglia di guardia. Vuol dire che, seppure con mille difficoltà, l’operazione di risanamento del bilancio prosegue. Certo è che senza la semifinale di Champions e senza le tre cessioni eccellenti la situazione sarebbe stata allarmante. Sulla Roma inciderà molto i tempi per la costruzione dello stadio di proprietà. Herrera può essere utile, ma punterei ad un centrocampista centrale che possa far tirare il fiato a De Rossi e Nzonzi. Le occasioni maturano spesso durante la sessione di gennaio: per ora Cristante in quel ruolo può giocare”.

"Roberto Pruzzo (Radio Radio Mattino - 104,5): “Strootman come tipo di giocatore è venuto a mancare: Herrera ha le stesse caratteristiche, in quel ruolo la Roma avrebbe bisogno di uno così”.

"Nando Orsi (Radio Radio Mattino – 104,5): “L’indebitamento della Roma è particolare, vuole dire che era abbondante, perché quest’anno ha incassato tanto tra Champions League e cessioni importanti. Senza questi cosa sarebbe stato?”.