Quello delle radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d’Italia. Una pluralità di stazioni a fungere da piattaforma, una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo. Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche.
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‘RADIO PENSIERI’, ZAZZARONI: “Olsen non ho ancora capito cosa sia”
Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche romane
Checco Oddo Casano (Centro Suono Sport - 101,5): "Questa è una città meravigliosa, dotata spesso di scarsa memoria quando si parla di calcio. La Roma ha 4 punti in classifica non 0. Sull'inquietudine dei tifosi è inevitabile che incida la cessione di Strootman, arrivata quando nessuno se l'aspettava ma questo non deve travolgere nei commenti tutto e tutti. Serve equilibrio ha ragione Di Francesco che oggi ha lasciato intendere che ci saranno dei cambiamenti tattici evidenti da Milano in poi",
Giuseppe Giannini (Centro Suono Sport - 101,5): "Mister Di Francesco merita fiducia, per quanto mostrato lo scorso anno. Ho avvertito un certo nervosismo ascoltando le sue parole in conferenza, non sta vivendo un momento semplice e anche quel pugno in panchina lo dimostra. Va assolutamente sostenuto ha dimostrato lo scorso anno di saper trovare le soluzioni giuste e il percorso europeo è un risultato straordinario che non si può dimenticare. Pastore è l'elemento chiave nel suo nuovo scacchiere tattico: Di Francesco deve trovargli la giusta posizione per farlo rendere al meglio. Champions? Quest'anno si riparte quasi da zero, i risultati positivi daranno speriamo la consapevolezza giusta ad una squadra a cui sono stati aggiunti molti giovani"
Alessandro Vocalelli (Radio Radio Pomeriggio - 104,5): "Le parole di Di Francesco oggi in conferenza stampa mi sono sembrate molto dure nei confronti della squadra. In più nel 4-3-3 base del mister giallorosso non c'è spazio per una seconda punta e un trequartista come possono essere Schick e Pastore. Strootman? L'arrivo di Nzonzi può aver spinto l'olandese a fare delle riflessioni su quello che sarebbe stato il suo utilizzo".
Ivan Zazzaroni (Radio Radio Pomeriggio - 104,5): "Milan-Roma arriva prima della sosta e può avere molti effetti sulla salute mentale dei due tecnici. Pensare a Pastore interno di centrocampo mi sembrava un'idea sbagliata. Con il 4-2-3-1 e Nzonzi in mediana la squadra giallorossa ha trovato un suo equilibrio. Olsen? Ancora non ho capito cosa sia. Dovrà crescere ancora molto".
Gianluca Lengua (Radio Radio Pomeriggio - 104,5): "Di Francesco arriva a questo Milan-Roma con le spalle al muro e si è reso conto che deve giocare con Pastore più trequartista. Immagino l'argentino in quella posizione domani con Schick che partirà ancora dalla panchina. Ad oggi la Roma non mi sembra una squadra sicura di sé e probabilmente domani cambierà nuovamente sistema di gioco. Strootman? Credo che oggi Di Francesco con le sue dichiarazioni in conferenza stampa abbia coperto un po' il club. La realtà poi è ben diversa. Seguendo il ritiro in America mi sembrava tutto tranne che un giocatore in partenza".
Alessandro Austini (Teleradiostereo - 92,7): "Credo che i problemi di Fazio siano più fisici che mentali, ma resta un punto fermo anche per carisma. Ci sono tanti dubbi nel modulo, non credo che Di Francesco stravolgerà la squadra, ma rispetto a lunedì potrebbero esserci 4 cambi. Il tecnico non è sereno vedendo una squadra che ha più difetti di quelli che immaginava. Come si fa a parlare segnale che si dà allo spogliatoio cedendo Strootman? La società paga lo stipendio ai giocatori, di che segnale parliamo? La Roma nonostante le plusvalenze ha bisogno di fare aumenti di capitale ed ha il bilancio in perdita. La Juventus grazie ai ricavi non deve farlo e per questo ha più facilità nel vincere".
Riccardo 'Galopeira' Angelini (Teleradiostereo - 92,7): "Io non ho nulla contro Di Francesco. Quando è stato scelto l'anno scorso ho avuto i miei dubbi sulla gestione del gruppo, ma alla fine si sono vissuti anche momenti entusiasmanti. Lo sosterrò finché sarà l'allenatore della Roma. La situazione non è certo drammatica, però ci si rende conto che ci sono dei problemi che forse neanche Di Francesco pensava in avere. Non capisco perché dopo più di un anno di allenamenti ancora ci siano problemi ad assimilare gli schemi, se non è l'allenatore è colpa della squadra".
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Guido D'Ubaldo (Radio Radio Mattino - 104,5): "Higuain in Italia ha fatto più gol di Dzeko. Nella partecipazione al gioco della squadra il romanista ci mette di più. Parlando di attaccanti, il milanista ha qualcosa in più, ma tra i due ad oggi non saprei chi prendermi. La Roma per il post Alisson aveva scelto Areola, ma dopo la vittoria del Mondiale il PSG non ha voluto cederlo. Di Francesco ha già dimostrato di essere allenatore da grande squadra. La Roma cambia spesso modulo durante la partita, ma partirà con il 4-2-3-1, per mettere in condizione i nuovi di esprimersi al meglio. Il 4-3-3 non è stato abbandonato, ma al momento la squadra si esprime meglio così. Marcano potrebbe giocare al posto di Fazio".
Furio Focolari (Radio Radio Mattino - 104,5): "Dzeko-Higuain? Ci stanno dei valore oggettivi su cui non si può discutere, Higuain è il numero 1 e non si può paragonare a nessuno, neanche a Icardi o Immobile. Dzeko è nella top 3, ma Higuain è fuori concorso. Io mi domando perché il portiere del Copenhagen deve essere meglio di quello del Bologna. Forse Mirante è più pronto e Monchi ha esagerato con questa scelta".
Franco Melli (Radio Radio Mattino - 104,5): "Tra Higuain e Dzeko c'è la stessa differenza che c'è tra Frank Sinatra e Jovanotti. Olsen dovrebbe mettere la sugna sulle mani, il gol suo palo è peggio di una papera. Speriamo che con Savorani possa migliorare. Di Francesco l'anno scorso è stato sensazionale in Champions, per lui servono solo delle conferme questa stagione. La formazione da schierare è logica, ma ci sono tanti dubbi. I 3/4 delle ultime due campagne acquisti andranno in panchina".
Roberto Renga (Radio Radio Mattino - 104,5): "Milan-Roma è anche la sfida tra proprietà americane. Pallotta appena arrivato ha cancellato il passato romanista, Elliott invece sta richiamando tutti i rossoneri del passato. Di Francesco, dopo la scorsa stagione, non può essere messo in discussione. Il dubbio più grande per domani è Karsdorp, che non si sa come sta".
Nando Orsi (Radio Radio Mattino - 104,5): "Penso che Higuain sia più forte di Dzeko, parlano i numeri. Il bosniaco al City faceva panchina, il Pipita ha giocato anche con il Real Madrid. C'è da dire che sono due grandissimi".
Roberto Pruzzo (Radio Radio Mattino - 104,5): "Nei sorteggi di Champions Roma e Napoli rischiano di più. Ci sono squadre forti, ma non impossibili. Higuain e Dzeko non li scambierei, non so dire chi sia meglio, ma mi tengo il romanista. Non sono convinto che il Pipita sia più forte. Il Milan vorrà fare una grande prestazione e la Roma deve stare molto attenta. La difesa con l'Atalanta è andata troppo in bambola, bene quindi il cambio di modulo".
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