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‘RADIO PENSIERI’, BALZANI: “Solbakken non può essere la spalla di Abraham”

‘RADIO PENSIERI’, BALZANI: “Solbakken non può essere la spalla di Abraham” - immagine 1

Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche romane

Redazione

Quello delle radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d'Italia. Una pluralità di stazioni che fungono da piattaforma, una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo. Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche:

Furio Focolari (Radio Radio Pomeriggio - 104,5): “Non è giusto che si giochi su un campo sintetico. E’ una partita che la Roma deve vincere. Mourinho ha riportato la gente allo stadio. Lui è un grande attore ma anche un grande professionista. E’ capace di spostare le cose sempre nella sua direzione e ora è in una serie positiva. La Roma sta giocando anche in maniera intelligente. E’ amato dalla gente per quello che fa e per quello che dice".

Tony Damascelli(Radio Radio Pomeriggio - 104,5): “La preoccupazione è per il campo non la temperatura. Il campo condiziona la tua partita può portare a degli infortuni. Non è giusto che la Uefa permetta queste cose. Il tifoso ci deve essere sempre e Mourinho lo sa benissimo e ha riportato la gente allo stadio".

Gianluca Lengua (Radio Radio Pomeriggio - 104,5): “Per domani stanno tutti bene a parte Zaniolo, Spinazzola e Veretout. Abraham e Smalling ci saranno. Ci potrebbe essere un cambio in difesa o El Shaarawy al posto di Zalewski. Per il resto sarà la stessa formazione vista al derby e contro la Sampdoria. Per Roma Bologna sono state fatte delle offerte incredibili. La società di prima ragionava in un altro modo e prima alcuni settori venivano chiusi. La società di Rosella Sensi invece ragionava come i Friedkin, Montali aveva abbassato il prezzo dei biglietti. Il calcio è lo sport del popolo”.

Ugo Trani (Centro Suono Sport - 101,5/Te la do io Tokyo): “Uno degli acquisti fondamentali dovrà essere la seconda punta. Il record di punti era arrivata con i gol di Salah e Dzeko. Mourinho ha rivalutato Cristante e Ibanez ma servono lo stesso 4/5 titolari. La Roma dovrà capire come giocare il prossimo anno, se a 4 o a 3. Cambia molto il mercato, se si gioca a 4 è più difficile perché mancano i terzini e bisogna cominciare dalla base. Se non dovesse arrivare il direttore sportivo farei fare tutto a Mourinho ma se dovesse arrivare sarebbe meglio. Pinto è stato preso per “pulire casa” però per prendere giocatori seri serve un vero DS. La Roma ha bisogno di fare un salto di qualità enorme sul mercato. La Roma è cambiata in queste settimane, adesso Mourinho li ha portati nella convinzione che il pallone non va sprecato. Quando vinci 1-0 è proprio la sua squadra. Solbakken lo prenderei solo se gratis perché per la panchina può andare bene. Meglio un giocatore che gioca in Italia da affiancare a Abraham”.

Francesco Balzani (Centro Suono Sport - 101,5/Te la do io Tokyo): “Mourinho aveva bisogno di confermare qualche calciatore, a gennaio la Roma avrebbe venduto Smalling ma hanno visto che sta bene fisicamente e che può essere utile. Anche su Cristante ha cambiato idea ma su Shomurodov, Diawara o Perez no. Su alcuni elementi è giusto che siano state fatte valutazioni diverse. Rispetto a qualche mese fa puoi pensare che qualche titolare di oggi può restare in rosa. Mancano ancora 2 terzini aspettando Spinazzola, un regista e una seconda punta. Sono esigenze che non cambiano neanche con un quarto posto. Quest’anno arriverà il regista, Mourinho non si fa fregare un'altra volta. Su Solbakken ci credo poco, è stato proposto. E’ un giocatore che inserito in quel contesto di gioco ci sta bene e fa la differenza. In Italia rischia di fare la fine di Hauge al Milan, potrebbe essere il quarto attaccante non la riserva di Abraham.

Antonio Felici (Centro Suono Sport - 101,5/Te la do io Tokyo): “Stimo Mkhitaryan da quando giocava in Armenia però ha segnato un gol dopo 3 mesi e la prima parte di stagione non ha fatto molto. La sensazione è che si inizi a ragionare che non c’è da cambiare molto ma non è così. La tentazione di dire di affidare tutto a Mourinho ci sta però serve un direttore sportivo che abbia le capacità di fare le trattative. Quello di acquistare i calciatori è un mestiere, non può andare a farlo il mister. Sono cambiati gli uomini da quella trasferta a Bodo, quelli che fanno parte del progetto Mourinho sono molto diversi rispetti a quelli di quel famoso 6-1. I maggiori cambiamenti si sono visti di recente. Non mi aspetto che Solbakken possa spiccare nella Roma come fa nel Bodo".

Alessandro Austini (Teleradiostereo 92.7): “Con il nuovo Fair Play finanziario, bisognerà capire cosa farà la Roma. Prossimamente credo ci sarà un incontro tra il club e la Uefa. Contro il Bodo secondo me Mourinho non cambierà niente, viste anche le assenze. I cambi ci saranno con la Salernitana, visto anche che non ci sarà Pellegrini. La mia previsione è passaggio del turno ma con sofferenza”.

Furio Focalari (Radio Radio Mattino - 104,5): “Zaniolo si è svalutato per tutte le vicende, gli infortuni lo hanno portato ad essere un giocatore normalissimo. Mourinho lo ha messo in panchina, ma è chiaro che ci sono squadre su di lui, ma non c’è la fila”.

Stefano Agresti (Radio Radio Mattino - 104,5): “Senza Smalling e Abraham, le assenze sarebbero gravissime. Aa oggi l’inglese è il giocatore più importante della Roma, segna fa reparto, e non c’è un suo sostituto perché Shomurodov è niente. Tammy è veramente troppo importante soprattutto contro il Bodo. La mia sensazione è che non ci sia apertura da parte della Roma sul rinnovo di contratto di Zaniolo, vuole utilizzarlo come pedina di mercato per il prossimo anno. Difficilmente resterà qui, su di lui la Juve, vediamo ora il Napoli, ma il suo costo è elevato. Zaniolo è una scommessa, puoi spendere 40-50 milioni e trovarti un campione come un giocatore normale, come si sta dimostrando ad oggi. La Juve è pronta a rischiare per il possibile tridente”.

Roberto Pruzzo (Radio Radio mattino 104.5): “È l’occasione migliore per vendicare i 6 gol, ma è la trappola perfetta. Io non so se è cambiato così tanto il Bodo, la rosa di Mourinho però da quella volta è un’altra squadra adesso. Non mi espongo perché ci sono tantissimi gufi. Con Zaniolo bisogna fare come la Fiorentina ha fatto conVlahovic. È interesse comune delle due parti di trovare un'accordo. È incredibile della Roma si ricordano sempre e solo le cose brutte”.

Nando Orsi (Radio Radio mattino 104.5): “Non esorcizziamo il Bodo Glimt come squadra perché sarebbe patetico. Sarà una partita veramente complicatissima: una rosa che ha cambiato sei giocatori che si presenta davanti ad una Roma che al momento è una squadra vera”.

Mario Mattioli (Radio Radio mattino 104.5): "Alla Juve il quarto posto non glielo toglie nessuno. Io non credo che il Bodo rappresenti un ostacolo insormontabile per questa Roma nonostante gravi possibili assenze. La Roma in questi mesi ha fatto vedere un gioco e una compattezza diversa che danno garanzie assolute. C’è una differenza notevole tra le due, non ho dubbi".