Quello delle radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d’Italia. Una pluralità di stazioni a fungere da piattaforma, una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo. Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche:
rubriche
‘RADIO PENSIERI’, CARINA: “Temo che Di Francesco possa diventare il capro espiatorio in caso di fallimento”
Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche romane
Giancarlo Dotto (Teleradiostereo 92.7): “Lo scambio Lucas-Manolas potrebbe essere una buona trattativa. Non riesco a decifrare i rapporti tra Sassuolo e Roma, perché sembra che siano buoni, ma ad esempio per Defrel la trattativa è tutt’altro che semplice. Lucas ha avuto un impatto col calcio europeo che non è stato molto buono, ha avuto diverse difficoltà. Anche in nazionale lui è presente, ma non convince il tecnico. Probabilmente ha avuto una regressione: sarebbe una scommessa per la Roma. Servono due attaccanti, perché El Shaarawy e Perotti non giocheranno titolari. Siamo sicuri che Dzeko sarà in grado di fare un’altra stagione come questa?”.
Stefano Carina (Radio Radio Pomeriggio 104.5): “Credo si stia preparando il terreno per rendere Di Francesco il capro espiatorio in caso di fallimento. Non vorrei che dietro l’entusiasmo del tecnico, si sia nascosta l’esigenza da parte del club di rimettere a posto i conti. Dobbiamo dire che le cessioni sono state un’esigenza della Roma. Penso che alla fine Defrel arriverà alla Roma, insieme a Foyth è il calciatore più vicino a Trigoria. L’attaccante del Sassuolo non mi fa impazzire, però è un elemento in più rispetto allo scorso anno quando non avevi un vice-Dzeko. Foyth ha detto no allo Zenit perché sta aspettando un rilancio della Roma. La settimana di ritiro a Pinzolo a cosa serve? Non c’è nessuno. Sarri fa 3 settimane di ritiro: pensate sia scemo?”.
Gianluca Lengua (Radio Radio Pomeriggio 104.5): “La trattativa per Ruediger sarà chiusa a breve. La cessione del tedesco non leva dal mercato Manolas. Nainggolan? Penso che rimarrà a Roma, salvo offerte irrinunciabili. Se arrivassero i famosi 65-70 milioni, non credo che Pallotta ci rinunci. Defrel sarà il vice-Dzeko? Probabilmente sì, ma Monchi ci ha abituato a dei colpi a sorpresa. Il discorso attacco, comunque, potrebbe anche essere messo in secondo piano. Ora c’è una difesa sfasciata da ricomporre e da allenare. A sinistra non ci sono giocatori".
Franco Melli (Radio Radio Pomeriggio 104.5): “Mi aspetto un grande erede di Salah, un giocatore che costi dai 30 milioni in su. Poi mi aspetto un esterno basso di sinistra e un vice-Dzeko. Queste tre pedine sono indispensabili per vedere una Roma dignitosa. Ora come ora, Manolas è un problema. Di Francesco deve studiare bene la fase difensiva, l’anno scorso ha preso 63 gol. La difesa è da rifondare”.
Stefano Agresti (Radio Radio Pomeriggio 104.5): “Se si presenta qualcuno con i soldi veri, la Roma vende, lo abbiamo visto. Manolas è un problema enorme, ricordiamoci che il suo contratto scade nel 2019. O gli rinnovi il contratto ora, e per farlo gli devi dare tanti soldi, o lo vendi. Nonostante quello che si dice, in questo momento Roma è la piazza più facile per fare calcio. Si vendono i big, eppure i tifosi restano dalla parte della società… è inaccettabile sentir dire che Roma è la piazza più complicata d’Italia. Credo che Moreno non possa fare il titolare in una squadra come la Roma. Di Francesco non può presentarsi con Fazio e il messicano al centro della difesa, altrimenti diventa complicato”.
Alvaro Moretti (Radio Radio Pomeriggio 104.5): “Le due squadre romane sono catatoniche al momento, non vedo niente di positivo. Ora come ora sia Roma che Lazio mi fanno arrabbiare”.
Federico Nisii (Teleradiostereo 92.7): “In entrata ci sono già stati arrivi che, sia come qualità che come numero, non sempre si sono verificati con questa velocità in altre occasioni. Le cessioni, invece, hanno scombussolato gli equilibri emotivi della piazza. Credo non ci siano dubbi sui ruoli da coprire. Sono un po’ preoccupato per la situazione Karsdorp. Sarà che sono traumatizzato dalla catena di infortuni gravi che il destino ha riservato alla Roma… Quello di quest’anno sarà uno dei ritiri più inutili della storia romanista. Sarà fondamentale il sorteggio del calendario del campionato: sarebbe meglio affrontare le piccole all’inizio”.
Riccardo “Galopeira” Angelini (Teleradiostereo 92.7): “Defrel piace a Di Francesco e a Monchi e può ricoprire più ruoli in attacco. Il nome dell'attaccante esterno che compreremo, secondo me, non è ancora uscito. Se Bernardeschi vale 40 milioni, Salah vale molto più dei 45 pagati dal Liverpool. Non credo che arriverà quel calciatore quel calciatore da richiamare una folla numerosissima a Fiumicino, come successo per Dzeko".
Alessandro Austini (Teleradiostereo 92.7): “So che l'agente di Suso ha proposto il ragazzo alla Roma ma alla fine non si farà nulla. I giallorossi stanno cercando un esterno d'attacco il cui nome non è ancora uscito fuori. Karsdorp? Starà fuori 4-5 settimane e, secondo me, non giocherà neanche un minuto di una amichevole che i giallorossi faranno nei ritiri. I giallorossi inizieranno la stagione con tre infortuni pesati: Florenzi, Emerson e Karsdorp, anche se lui non è grave. Credo che Di Francesco, almeno da quanto ha dichiarato in conferenza stampa di presentazione, voglia far giocare Florenzi come un esterno offensivo".
Augusto Ciardi (Teleradiostereo 92.7): “Manolas doveva andare allo Zenit non perché è uno spacca spogliatoio ma perché la Roma aveva bisogno di soldi. Infatti, saltato l'affare tra il greco ed i russi, sarà Ruediger a lasciare i giallorossi alle stesse cifre, più o meno, del compagno di reparto. Mario Rui? Dato che la Roma non ha necessità di cedere in quella posizione è giusto che detti il prezzo. Io il portoghese lo venderei ai partenopei per non meno di 15 milioni".
Furio Focolari (Radio Radio Mattino - 104,5): "Il Napoli ogni anno vende un giocatore, la Roma in queste settimane ha perso il portiere titolare, Ruediger, Paredes e Salah. Giornalisti di altre città dicono che la Roma non c'è più per la lotta scudetto. Lucas? Per una questione d'ingaggio dico che ci sono zero possibilità che possa arrivare a Trigoria".
Roberto Renga (Radio Radio Mattino - 104,5): "Le squadre non si fanno vendendo, non si può festeggiare per una cessione. Manca ancora un terzino sinistro, il sostituto di Salah e il vice Dzeko. La Roma ha speso 40 milioni per gli acquisti, ma è anche vero che ne ha incassati oltre cento dalle cessioni".
Ilario Di Giovambattista (Radio Radio Mattino - 104,5): "Se ai tempi dei Sensi ci fossero state queste cessioni, avrebbero messo la Nato a difesa di Villa Pacelli. Mi ricordo che quando fu venduto Aquilani ci furono grandi proteste. Oggi nessuno dice niente, anche se io ho parlato con molti tifosi che sono avvelenati. Io mi aspetto la fase-2 del mercato di Monchi, altrimenti non può passare tutto questo smembramento. Ci vogliono certezze e grandi acquisti, altrimenti noi non possiamo essere complici".
Roberto Pruzzo (Radio Radio Mattino - 104,5): "Nonostante le tante cessioni la Roma ha avuto sempre una squadra a un ottimo livello, cosa gli vuoi contestare? La Roma ha comunque speso quasi 50 milioni per gli acquisti".
Mario Mattioli (Radio Radio Mattino - 104,5): "Per Pallotta l'obiettivo primario è quello economico, non quello sportivo. Ora basta arrivare quarti che entri in Champions League, una competizione che ti porta danaro. Non cè bisogno di una squadra d altissima competitività".
© RIPRODUZIONE RISERVATA