Quello delle radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d'Italia. Una pluralità di stazioni che fungono da piattaforma, una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo. Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche:
rubriche
‘RADIO PENSIERI’, VOCALELLI: “A Roma da tre mesi si parla solo del futuro di Mou”
Gianluca Lengua (Radio Radio Pomeriggio - 104,5): “La società non si è ancora esposta sul futuro di Mourinho. Oggi in Francia si parla di un contatto tra Campos e Mendes, ma non credo che il presidente del PSG possa fare uno sgarbo del genere ai Friedkin. Col Leverkusen non ci sarà Smalling e Dybala non è al 100%. Mourinho potrebbe andare via qualora arrivasse una squadra migliore della Roma e con delle possibilità di fare mercato. I giallorossi sono sotto controllo della Uefa e non possono garantire un mercato ad alto livello. I giocatori si stanno sacrificando per Mourinho, lui riesce a tirare fuori il meglio dei calciatori anche in condizioni precarie".
Franco Melli (Radio Radio Pomeriggio - 104,5): “La Roma sta giocando con i resti della sua rosa. Ha giocato con squadre che hanno un organico più attrezzato. Intorno a Mourinho ci sono i contraccolpi del fanatismo. Mourinho visto in questa maniera fa tenerezza. Approfittando dei 40 anni del secondo scudetto rimpiango i tempi di Liedholm".
Furio Focolari (Radio Radio Pomeriggio - 104,5): “La Roma sta giocando con una formazione con tanti problemi. Ibanez non è in grado di fare lo Smalling e mancano Dybala e Wijnaldum. Ad agosto si parlava di una grande squadra e adesso si dice il contrario?"
Alessandro Vocalelli (Radio Radio Pomeriggio - 104,5): “Da tre mesi non si parla della Roma, ma solo se Mourinho resta. Si parla del non gioco di Allegri e che la classifica del Milan e dell’Inter è deficitaria. Però non sento nessuno parlare della classifica dei giallorossi e di come gioca la sua squadra".
Ugo Trani (Centro Suono Sport/ Te la do io Tokyo - 101.5): "Perché Pinto non parla più? Secondo la mia lettura, è un’idea dei Friekdin perché qualsiasi cosa direbbe andrebbe contro Mourinho. In questo momento la Roma va difesa e di conseguenza anche l’allenatore e questa responsabilità non vogliono prendersela. Il silenzio è dannoso soprattutto per la squadra. La Roma ha inficiato i risultati delle ultime 4 partite con errori individuali che si sono moltiplicati nel momento chiave della stagione in cui la squadra si è trovata in piena emergenza con assenze pesanti"
Francesco Balzani (Centro Suono Sport/ Te la do io Tokyo - 101.5): "Negli scontri diretti hai perso a causa di errori individuali non indifferenti e per alcune decisioni arbitrali, oltre che per gli infortuni. Pinto giovedì parlerà, la Roma è in una semifinale europea nonostante lui. La Roma è stanca, ma in questo genere di partite si trova un supplemento di energie che viene dall’atmosfera. Dybala giocherà penso dal primo minuto e in campionato non lo vedrei più, Wjinaldum non ha fatto il rodaggio e penso che entrerà a partita in corso. Gli altri non li recuperi, molti rientrerebbero in caso di finale, non prima".
Antonio Felici (Centro Suono Sport/ Te la do io Tokyo - 101.5): "La situazione di Mourinho mi mette una certa tristezza. Il silenzio della società e la sparizione di Pinto non fanno onore alla piazza romana. La società deve comportarsi diversamente. Il fatto che Pinto non parli si inserisce nel silenzio tombale della dirigenza e Mourinho si è rotto le scatole. Contro l’Inter ho visto cose buone e cattive. Le prime sono dal punto di vista del collettivo, le seconde provengono dagli errori individuali. Nei momenti topici della partita, non ci possono essere certi errori, a maggior ragione in semifinale".
Alessandro Austini (Teleradiostereo – 92,7): "I due-tre errori individuali hanno portato la Roma a perdere una partita che stavi controllando. L’Inter sapeva di avere un’occasione, ha ribaltato anche la questione degli scontri diretti dove la Roma ha lasciato una valanga di punti. In questi giorni si giocheranno partite fondamentali per la storia della Roma. In questo momento la società mi sembra più forte che mai, ma non so se Pinto possa andare bene come direttore sportivo".
Stefano Agresti (Radio Radio Mattina - 104,5): "Non so se siamo ai titoli di coda tra Mourinho e la Roma. È un allenatore che, nel pacchetto completo, ha vantaggi e svantaggi. Dal punto di vista del coinvolgimento è unico, ma devi considerare anche gli attacchi alla società e alla proprietà. Se si vuole andare avanti insieme, bisogna farlo con chiarezza. La partita tra Roma e Inter aveva il risultato segnato, viste le condizioni delle due squadre, anche guardando la panchina. La Roma ha preso gol alla prima disattenzione e contro una squadra che, al momento, è più forte e che sta facendo valere il peso del suo organico, tra i più ricchi della Serie A".
Tony Damascelli (Radio Radio Mattina - 104,5): "Mourinho è un istrione. Il testo della canzone di Aznavour, che parla di teatralità e genialità, è perfetto. Credo che lui, in quanto grande professionista, sappia esattamente cosa fare il prossimo anno. Contro l’Inter l’unica cosa che poteva fare la Roma era prendere un gol in meno, l’assenza di Smalling è pesantissima, più di quella di Abraham e Dybala, che Mourinho ha deciso di risparmiare in vista di giovedì".
Furio Focolari (Radio Radio Mattina - 104,5): "Ciò che vuole la piazza è chiara, anche quando perde, è con lui. Mourinho è un istrione, ma sul piano della realtà non ti so dire se resterà o andrà via, credo sia tutto legato ai risultati. In campionato non è facile, 3 punti dal Milan non sono pochi, soprattutto se la Juve rimane dentro. Però c’è l’Europa League e credo che qui si focalizzeranno tutte le energie. Ibanez è inaffidabile. Smalling ti dà una sicurezza che lui e Mancini non riescono a garantirti".
Roberto Pruzzo (Radio Radio Mattina - 104,5): "Voglio ringraziare la Roma e tutta la famiglia. È stato emozionante tornare sul campo sabato per le celebrazioni, la tifoseria è unica. Mourinho è al centro di tutto, è il riferimento per una serie di giocatori che sono contenti di averlo come allenatore e sono con lui in tutto e per tutto. Per quanto riguarda il futuro, non trapela nulla, bisognerà aspettare una quindicina di giorni per avere le idee un po’ più chiare. L’assenza di Smalling è devastante, la Roma senza di lui non è la stessa, anche dal punto di vista degli scontri aerei è fondamentale".
Nando Orsi (Radio Radio Mattina - 104,5): "Parlando dell'evento del pre-partita di sabato, Secondo me lo scudetto dell’’83 della Roma è quello che si ricorda di più. La Roma può superare il Bayer Leverkusen. E' un avversario non facile, ma in giro c'è di peggio".
© RIPRODUZIONE RISERVATA