E' bastata una squadra ben organizzata come la Fiorentina a far crollare l'Inter, squadra sopravvalutata da giornali e televisioni. Nonostante tutto, però, la compagine nero azzurra si trova al terzo posto in classifica grazie alle tante individualità di cui Mancini dispone.
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L’Avversario: l’Inter di Mancini, Icardi e Jovetic
Sarà di sicuro una gara molto interessante, ed aperta a tutti i risultati, e che si deciderà al primo episodio decisivo
L’allenatore marchigiano sta lavorando faticosamente per dare un'identità alla sua squadra: il gioco ancora latita, e i suoi ragazzi stanno assimilando con difficoltà il 4-3-3 disegnato dal tecnico che, in fase d'impostazione si trasforma in un 4-2-3-1.
La chiave del gioco interista, infatti, è il centrocampista croato Brozovic, che gioca a tutto campo impostando l'azione, per poi andare largo a destra, oppure facendo il trequartista con i laterali d'attacco che si allargano sulle fasce. Il vero punto di forza dell'Inter, però, è il carattere, che è uscito fuori nelle ultime due trasferte contro Palermo e Bologna nel momento in cui la squadra è rimasta in dieci uomini. In entrambi i casi l’Inter ha giocato meglio, e se contro i siciliani il punteggio è rimasto ancorato sull'1-1, contro i romagnoli è arrivata una vittoria per 0-1 molto sudata.
La difesa sembra essere l’unico punto debole se leggiamo certi nomi come Gonzalez, Andelkovic, Struna, Juan Jesus, e Ranocchia, ma non è così. Il reparto arretrato, infatti, ha incassato solo sette gol grazie anche ad un centrocampo muscolare formato da Guarin, Brozovic, e Kondogbia, e da Felipe Melo che, però, non sarà della partita perché squalificato. E poi ci sono dei laterali interessanti come Santon, D’Ambrosio, e Nagatomo, che non saranno forti come Roberto Carlos, ma che nella rosa della Roma farebbero una bella figura. E poi in porta c’è sempre Handanovic a fare la differenza.
In attacco, invece, l'Inter ha delle ottime alternative, a cominciare dal suo bomber Icardi, ma anche di Jovetic, un giocatore che la Roma aveva seguito negli anni passati. Attenzione anche a Perisic, ma sopratutto ad Adem Ljajic, grande ex della serata, che è stato ceduto all'Inter negli ultimi giorni di mercato. L'attaccante serbo avrà il cosi detto dente avvelenato, e cercherà di dare un dispiacere alla sua ex squadra che, giustamente, lo ha scaricato a causa della sua discontinuità. Altro ex della serata è Dodò, lo sfortunato esterno sinistro brasiliano, che è reduce da un intervento ai legamenti del ginocchio, che però non è stato convocato.
Sarà di sicuro una gara molto interessante, ed aperta a tutti i risultati, e che si deciderà al primo episodio decisivo. Speriamo a favore della Roma, ovviamente!
GLI ULTIMI PRECEDENTI A MILANO
Lo scorso anno una Roma troppo brutta per essere vera è stata sconfitta per 2-1 dalla peggior Inter degli ultimi vent'anni. Ad aprire le marcature per la squadra nero azzurra è Hernanes al 15'. La Roma pareggerà con Naninggolan al 63', ma all'88' Icardi regalerà una vittoria insperata ai nero azzurri. L'ultima vittoria della Roma contro l'Inter a Milano risale alla prima stagione in cui Rudi Garcia era alla guida della Roma: fu un meraviglioso 0-3 con doppietta di Totti, andato a segno al 18’, e al 40’ su rigore, e tris finale di Florenzi al 44’. L'ultimo pareggio risale alla stagione 2011-2012: la Roma allora allenata da Luis Enrique, impattò per 0-0, ma la partita fu condizionata da una tacchettata di Lucio a Stekelenburg che perse i sensi, e rimase fermo un mese. L’arbitro Mazzoleni si limitò ad ammonire il brasiliano che, invece, avrebbe meritato il cartellino rosso e almeno due giornate di squalifica.
Alberto Balestri
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