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Amarcord Giallorosso: pareggio a Catania, pensando alla finale di Coppa Campioni (VIDEO)

Redazione

(di Tommaso Gregorio Cavallaro) In quella radiosa giornata di maggio, che faceva presagire una caldissima estate, la Roma andò a fare visita a un Catania ormai da tempo retrocesso. Gli uomini di Liedholm non si recarono, però, alle pendici...

"(di Tommaso Gregorio Cavallaro) In quella radiosa giornata di maggio, che faceva presagire una caldissima estate, la Roma andò a fare visita a un Catania ormai da tempo retrocesso. Gli uomini di Liedholm non si recarono, però, alle pendici dell’Etna, ma a Palermo

, dove effettivamente era in programma quella partita valida per il penultimo turno del campionato 1983/84.

La Roma, che aveva ancora lo scudetto sul petto, era di fatto pronta ad abdicare in favore di una Juventus meno forte, ma molto più continua dei giallorossi. I Campioni d’Italia, infatti, si presentarono al Renzo Barbera con quattro punti di distacco dalla Vecchia Signora, cui sarebbe bastato un pareggio in casa contro un pericolante, ma quasi fuori pericolo, Avellino per vincere il titolo.

"A parole – vedasi intervista pre-partita – Capitan Di Bartolomei credeva ancora nell’aggancio, ma nei fatti la Roma aveva già la testa al fatidico 30 maggio, giorno in cui si sarebbe giocata all’Olimpico la finale di Coppa Campioni contro il Liverpool. A riprova di ciò, ci furono le scelte del Barone che mandò in campo una formazione priva di Ancelotti, Falcao e Conti.

"Nel primo tempo, in ogni caso, la Roma cercò di mettere pressione – grazie al doppio vantaggio firmato da un rasoterra di Maldera (25’) e da un tiraccio da fuori di Chierico (30’) alla Juve, che però chiuse i primi 45’ minuti in vantaggio e con lo scudetto in tasca. Il secondo tempo fu, praticamente, un’amichevole. Cerezo e compagni, consci dell’impossibilità dell’impresa di riprendere Trapattoni&Co, tirarono i remi in barca, consentendo al Catania prima di accorciare le distanze, con un gran colpo di testa di Carnevale al 57’, e poi di pareggiare i conti al minuto 82 su rigore, realizzato da Torrisi. Nel mentre anche l’Avellino aveva pareggiato al Comunale di Torino, in una partita destinata, prima del fischio d’inizio, a finire in parità.

"La Roma, che poi si sarebbe congedata dal suo pubblico con un 3-2 al Verona, non si rammaricò più di tanto per aver perso lo scettro di prima squadra d’Italia, pensando di rifarsi con quello di regina D’Europa… Purtroppo, tutto ciò non accadde, perché quel 30 maggio la finale non si giocò ;-)6 Maggio 1984 Stadio La Favorita Serie A 1983/84 - 29° Giornata Catania Roma: 2-2

Catania: Sorrentino, Mosti, Pedrinho, Giovannelli, Ciampoli, Ranieri, Morra, Torrisi, Carnevale, Luvanor (74' Gregori), Bilardi (74' Crialesi) All.: Fabbri     Arbitro: Ballerini

Roma: Tancredi (46' Malgioglio), Nela, Nappi, Maldera (46' Baldieri), Strukelj, Oddi, Cerezo, Pruzzo, Di Bartolomei, Chierico, Graziani All: Liedholm

Arbitro: BallarinRETI: 25' Maldera, 30' Chierico, 57' Carnevale, 82' Torrisi (R)

Risultati e Classifica:Fiorentina-Genoa0-0 (0-0) Catania-Roma2-2 (0-2) Milan-Pisa2-1 (1-1) Lazio-Ascoli2-1 (1-1) Sampdoria-Torino2-1(1-1 )Juventus-Avellino1-1(1-0) Verona-Inter1-2(0-0) Napoli-Udinese2-1(1-0)Juventus  43 Roma  39 Fiorentina  35 Inter  33 Verona  32 Udinese, Torino  31 Milan, Sampdoria 30 Ascoli  29 Napoli  26 Avellino  25 Lazio  24 Genoa  23 Pisa  21 Catania  12