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Zaniolo, Mancini, El Shaarawy: con Mourinho per scalare le gerarchie azzurre

Zaniolo, Mancini, El Shaarawy: con Mourinho per scalare le gerarchie azzurre - immagine 1

Della Roma oggi in Nazionale solo Pellegrini e Cristante. Gli altri tre sperano nel portoghese per volare in Qatar

Redazione

Cristante e Pellegrini sì, Zaniolo, Mancini ed El Shaarawy no. In attesa che recuperi presto anche Spinazzola, oltre la metà del gruppone romanista che gravita in azzurro è rimasto a casa, scrive Andrea Pugliese su La Gazzetta dello Sport. Non una bocciatura, quanto piuttosto un premio che il c.t. Mancini ha voluto concedere a chi a luglio ha vinto l’Europeo (più Pellegrini, che di quel gruppo faceva parte ed ha dovuto lasciarlo solo per infortunio) e ora proverà a portarsi a casa anche la Nations League. È chiaro, però, che già dal giro di novembre gli esclusi romanisti cercheranno di rientrare in ballo, quando gli azzurri affronteranno prima la Svizzera in casa e poi l’Irlanda del Nord fuori nelle qualificazioni al Mondiale del prossimo anno. L’esclusione che ha fatto più rumore, come è normale che sia, è stata quella di Nicolò Zaniolo. Qualcuno aveva anche immaginato che la scelta fosse stata punitiva, per il gestaccio al derby nei confronti dei tifosi della Lazio. A sgombrare il campo da equivoci ieri ci ha pensato però lo stesso Roberto Mancini. "Zaniolo non ha pagato il gestaccio nel derby, anche se penso che debba fare attenzione a certe cose – ha detto il c.t. azzurro –. La scelta è stata solo tecnica, lui è giovane e sarà importante per la nostra nazionale". A settembre nella lista azzurra c’era anche Gianluca Mancini, "tagliato" in extremis anche prima dell’Europeo. Quella lista, però, era una lista allargata, di ben 34 persone, mentre quella attuale è molto più light , con solo 23 giocatori. Ci sarà da sudare, insomma, per cercare di recuperare posizioni. E Mancini – esattamente come gli altri – si affiderà in tal senso anima e corpo a José Mourinho. Dei tre esclusi, quello che sembra più lontano dal traguardo azzurro ad oggi è Stephan El Shaarawy. Che poi può sembrare anche un paradosso, visto che del terzetto è quello che in nazionale ha la maggiore esperienza, avendoci giocato per 29 volte (con sei gol). Il problema del Faraone però è doppio: la concorrenza in giallorosso di Mkhitaryan che inevitabilmente gli «ruba» spazio e minuti e le tante alternative sugli esterni che Roberto Mancini ha in nazionale (Insigne, Berardi, Chiesa, Bernardeschi, lo stesso Zaniolo ma anche Kean).