rassegna stampa

Un lampo di Under basta alla Roma. Verona spuntato

Redazione

Hellas troppo molle anche in undici contro dieci. Di Francesco vince con il 4-2-3-1

I giallorossi tornano al successo dopo sei partite a secco in campionato e dopo tre mesi in trasferta ma la partita di ieri a Verona ha comunque evidenziato le grandi difficoltà del momento giallorosso. "Vittoria meritata ma abbiamo sofferto troppo" è l’analisi onesta e lucida di Di Francesco. Nella sofferenza citata, anche se il Verona tira in porta soltanto una volta, va appunto indicato il grado di pericolosità dell’avversario. L’Hellas sembra averne uno di livello vicino allo zero: si è impoverito tecnicamente, dopo il mercato; non ha il furore agonistico di Firenze, che aveva portato al 4-1 salva-Pecchia. Manca anche di cattiveria da trequarti in avanti e non ricava neppure il colpo a sorpresa, nonostante giochi quasi tutta la ripresa in 11 contro 10 per il giusto rosso a Pellegrini. La Roma è una squadra che si deve ritrovare. E per farlo cambia anche sistema, da 4-3-3 a 4-2-3-1. Quando resta in inferiorità, Di Francesco difende 4-4-1 e attacca 4-3-2, cerca insomma di non svilire del tutto le idee offensive, i cambi sono ruolo su ruolo e riguardano gli "avanti" come Under, El Shaarawy e Dzeko. La rete di Under dopo 43 secondi permette alla Roma una pressione più rilassata. Che diventa però troppo rilassata, perché molte palle gol finiscono su Nicolas oppure fuori. Dzeko in questi casi è più colpevole che sfortunato, sarà contento di non essere partito ma poteva ringraziare in altra maniera, anche se lavora tanto fuori area. I romanisti sono poco coraggiosi a sinistra, sull’asse Kolarov-El Shaarawy, ma solidi al centro, nell’inferiorità. Fazio non sbaglia, Strootman e Nainggolan si stringono per impedire al Verona qualsiasi entrata in verticale. Le difficoltà in attacco del Verona sono risultate abbastanza evidenti. Le squalifiche hanno fatto il resto.  Il Verona ricava nel primo tempo qualche ripartenza, ma sbaglia troppo sulla trequarti. Quando nel secondo tempo si sposta più avanti e si butta sul 4-3-3, mancano alcuni collegamenti elementari. Tipo schemi su punizione che non riescono, calci d’angolo che non arrivano in area. Il Verona, alla nona sconfitta interna, ha scelto di salvare il bilancio e la squadra insieme, non è certo che il doppio colpo riesca.

(P. Archetti)