rassegna stampa

Ultrà uniti contro le barriere: «Via dallo stadio»

«La loro intenzione è quella di svuotare gli stadi e noi li accontenteremo» è il pensiero deciso di molti

Redazione

La decisione del Questore di Roma sulla divisione delle curve in mini-settori ha messo le due tifoserie di Roma e Lazio sul piede di guerra. «Noi col Bologna non saremo allo stadio», dicono i tifosi della Lazio, scrive la Gazzetta dello Sport. I biancocelesti  debutteranno per primi nel nuovo Olimpico (a patto che i lavori siano ultimati).

Per far capire quanto l’argomento stia a cuore ai tifosi, basti pensare che ieri mentre in 200 aspettavano Salah a Fiumicino più di qualcuno diceva alle forze dell’ordine: «Fate come allo stadio, mettete le barriere pure qua». E su facebook qualcuno scrive «l’ennesima prova che questo stato non sa garantire l’ordine pubblico. I biglietti nominativi non sono serviti a niente, la tessera del tifoso neanche, a quando le gabbie?». In molti pensano di non rinnovare più l’abbonamento: «Quest’anno mi avete fregato - le parole di un utente su Twitter - ma il prossimo me ne sto a casa. Ho dovuto cambiare posto dopo 15 anni, vi saluto e me ne vado al mare».

Da vedere come, a partire dall’Open day contro il Siviglia del 14 agosto, i tifosi giallorossi manifesteranno il loro malcontento. Per loro il debutto ufficiale nel nuovo Olimpico è rappresentato da una delle due sfide più importanti della stagione, quella contro la Juve. «La loro intenzione è quella di svuotare gli stadi e noi li accontenteremo», si legge in varie discussioni. Dal web alle radio, il tenore non cambia. E mentre su altri argomenti i sostenitori si dividevano, stavolta la disapprovazione è unanime: «Ai primi scontri su Ponte duca d’Aosta – le parole di un ascoltatore in un emittente – mi aspetto i muri anche sul Tevere».