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rassegna stampa

Test in coppa, poi l’Europeo. Così l’Italia vuole riaprire

Redazione

Wembley con 10mila tifosi a maggio in FA Cup, a giugno pieno per le nazionali. Figc: l’obiettivo è il 30 per cento

L'Inghilterra ha tirato giù la sua road map anche per la riapertura al pubblico degli stadi, arricchita ieri da un ulteriore obiettivo: la finale di Coppa d’Inghilterra del 15 maggio con 10 mila persone sugli spalti, test delle misure Covid e della nuova area di Wembley, in vista dell’Europeo. L’Italia, alle prese con le varianti e decisamente più indietro quanto a vaccini, deve essere più prudente. Ma l’idea, per ora solo sussurrata, è di considerare proprio la finale di Coppa Italia, altra similitudine, del 19 maggio come un test match per una riapertura al pubblico per l’Europeo, nell’ordine del 25-30% secondo Gabriele Gravina.

La Gran Bretagna - scrive 'La Gazzetta dello Sport' - è la prima nazione europea a annunciare una road map per superare l’emergenza virus e arrivare a Wembley per l’Europeo a 90 mila persone allo stadio. Con ingresso libero a tutti quelli che avranno effettuato il richiamo della seconda dose. Anche in Italia, l’idea di riaprire agli “immunizzati” magari con il ritorno alla quota mille, potrebbe fare da apripista all’Europeo. Il progetto inglese è però più ambizioso: organizzare in Inghilterra l’intero torneo, ma Gravinanon ci sta ad arrendersi. Anche l’Italia ha la sua road map: il 5 aprile sciogliere definitivamente tutte le riserve nel vertice Uefa con i diversi Paesi organizzatori, poi una serie di test, infine l’obiettivo di un’Italia-Turchia con lo stadio pieno per quasi un terzo. Modello inglese sì, ma pure a Roma.