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La Gazzetta dello Sport

Stadio, revoca a Tor di Valle: “Ora incontro coi Friedkin”

Getty Images

Stop al pubblico interesse con 17 voti e l’aiuto del Pd. Raggi: "Si volta pagina". Ma Eurnova prepara ricorsi e cause

Redazione

I 17 che fecero l’impresa. Perché questa, in fondo, è stata la revoca del pubblico interesse al progetto del nuovo stadio della Roma che doveva sorgere a Tor di Valle, scrive Massimo Cecchini su La Gazzetta dello Sport. Questi i consiglieri dell’Assemblea Capitolina che hanno votato la delibera tanto attesa dal club. "Si apre una nuova pagina. i tifosi sono stati ascoltati", dice il ceo Fienga. Da oggi la caccia alla nuova area per l’impianto avrà i crismi dell’ufficialità, anche se da tempo i dirigenti della società – da Scalera a Fienga – lavorano in questo senso, affastellando idee e nodi per le zone di Ostiense, Pietralata, Togliatti o Eur, senza contare le idee di ristrutturazione del Flaminio e dello stesso Olimpico. Ma tutto questo è futuro. Il presente racconta di un atto portato a casa faticosamente, se si pensa che dai 28 consiglieri a disposizione del Movimento 5 Stelle, ridottisi poi a 20, nonostante il supporto del Pd e di Sinistra per Roma, solo in 17, appunto, hanno votato all’unanimità per la revoca. Tutto questo grazie ai 7 emendamenti proposti dal Pd due giorni fa, che hanno indirizzato l’esito. "Voltiamo pagina – scrive la sindaca Virginia Raggi –.Ora guardiamo al futuro. Lo stadio della Roma voglio che sia realizzato. Ci vedremo al più presto con i Friedkin: è il momento di far diventare il sogno realtà". Ma gli ostacoli non sono terminati, perché Eurnova, la proponente (insieme alla Roma) del progetto di Tor di Valle, è pronta al contrattacco, soprattutto dopo essere passata da Parnasi al magnate Vitek.