L'ossessione di Spalletti si traduce così: quattro gol alla Samp, nuova metamorfosi di una Roma camaleontica. La Roma, inoltre, torna ad essere macchina da gol in un 2017 che l'aveva consolidata come squadra solida ma meno prolifica. L'ultima volta che aveva segnato più di due reti è stata dopo la partita col Chievo. Con la Samp prima doppietta italiana di Nainggolan, Dzeko si mette alle spalle Udine e con 19 reti stagionali è il giocatore più prolifico d'Italia e la Roma è la squadra che su tre competizioni ha segnato di più con 62 reti. L'ossessione di cui parlava Spalletti si è tradotta nella voglia di vincere trofei e per farlo bisogna essere tutto e il contrario di tutto. Conta la destinazione, non il mezzo con il quale la si raggiunge. «Abbiamo dato seguito al nostro periodo di forma, stiamo bene ma non c’è mica da esaltarsi troppo, perché per mettere sotto la Samp abbiamo dovuto aspettare la fine del primo tempo, se entra l’occasione del palo la partita si complica. Stiamo bene, c’è entusiasmo e con l’entusiasmo si fa tutto meglio. L’aria che si respira è buona, certo, ma guai ad incepparci». Le parole di Spalletti, che continua. «Abbiamo tanta qualità, riusciamo a fare cose buone anche perché l’entusiasmo che ci trasferisce la città noi lo sentiamo. Poi qualche numero ci riesce, è vero: Nainggolan è di una pasta diversa, è un cavallo di razza e se lo chiudi nel recinto ha più difficoltà. Dzeko è sciolto nei movimenti nonostante la sua struttura, bello da vedere». Non è il momento però di parlare del futuro. «Ma del mio contratto se ne parla a fine stagione, le partite le vincono i giocatori eh»: Il pilota che dà il merito alla macchina.
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Spalletti: «Stiamo bene ma adesso guai a incepparci»
Il tecnico elogia la squadra ma invita tutti a rimanere con i piedi per terra per continuare a vincere
(D. Stoppini)
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