Aggrapparsi a Kostas. Che, magari, avrà anche una soglia del dolore piuttosto bassa, ma poi quando c’è da rispondere presente non si tira mai indietro. E indietro, Manolas, non vuole tirarsi né contro la Lazio né contro il Porto. La difesa della Roma dipende tanto, se non tutta, da lui, scrive Chiara Zucchelli su La Gazzetta dello Sport.
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Sollievo Manolas. La difesa fa acqua? Per derby e Porto è lui il salvagente
Escluse fratture e lesioni alla caviglia, il greco stringe i denti per le gare chiave della stagione
Da quando è arrivato in Italia, nell’estate del 2014 (al momento è l’acquisto più longevo dell’era americana), Manolas ha saltato 37 partite di cui appena 13 per infortunio, praticamente 3 a stagione. Da Garcia a Di Francesco, passando per Spalletti, il centrale arrivato dall’Olympiacos è sempre stato una garanzia. Ieri a Trigoria, ha fatto solo un po’ di fisioterapia poi, nel tardo pomeriggio, è andato con il medico del club, Del Vescovo, a Villa Stuart per nuovi esami: confermata l’assenza di fratture o lesioni, Manolas ha soltanto una distorsione, per quanto dolorosa, e quindi già da oggi lavorerà per recuperare e giocare contro la Lazio. Se poi non dovesse farcela, appuntamento alla settimana prossima per la sfida di Champions contro il Porto.
Anche perché allenatore e compagni hanno bisogno di lui. Marcano è in crescita ma non basta, soprattutto alla luce della stagione con tantissime ombre, e poche luci, di Fazio. La difesa della Roma soffre da inizio anno e arrivati a marzo sembra difficile invertire la rotta: nelle ultime 22 partite giocate in tutte le competizioni soltanto tre volte la porta è rimasta inviolata e in tre delle ultime sei di campionato la squadra ha subìto almeno due gol. Olsen alterna errori a grandissime parate, Kolarov in difesa è meno attento dello scorso anno, sulla fascia destra tra Florenzi, Karsdorp e Santon la fase difensiva è spesso un grande limite.
A destra ci sarà Florenzi, a sinistra Kolarov. A loro Di Francesco chiede un cambio di passo nelle due partite chiave dell’anno. Con il pareggio dell’Inter a Firenze si è riaperta anche la corsa per il terzo posto e la Roma vuole – e deve – provarci. Anche in questo caso, molto dipenderà dal rendimento difensivo. Lo scorso anno la Roma chiuse il campionato con 28 reti incassate, seconda miglior difesa dopo quella della Juve, mentre ora è già a 33. Ritrovare, almeno in parte, un po’ delle sicurezze del passato, sarebbe fondamentale. Ecco perché tutti, a Trigoria e fuori, aspettano il ritorno in gruppo di Manolas. Sarà domani, quando al derby mancheranno tre giorni. Poi, giovedì, nuovo controllo, quello che dovrà dare il via libera definitivo.
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