rassegna stampa

Romagnoli: «Difendo come Nesta ho il tocco di Zidane. Sono curioso di vedere Dzeko»

«Perchè ho lasciato Roma? Per diversi motivi. E io e il club abbiamo preferito dividere le nostre strade. Il più forte attaccante in Italia è Higuain ma sono curioso di vedere il bosniaco»

Redazione

In comune con Nesta ha anche la poca voglia di parlare con i giornalisti nel dopo partita. Alessio Romagnoli sta vivendo la sua nuova esperienza al Milan come un traguardo. Ha ritrovato il 'suo' mister e non vede l'ora di cominciare il campionato. Però c'è ancora una domanda sul recente passato «Perchè ho lasciato la Roma? Per diversi motivi. E io e il club abbiamo preferito dividere le nostre strade» dice in un'intervista a La Gazzetta dello Sport.

«Se pesano i 25 milioni che il Milan ha pagato per me? No, è una responsabilità in più ma non ci faccio caso. Penso solo a dimostrare il mio valore. Voglio meritarmi il Milan per tanti anni. Così come non pesa il numero di maglia. L’ho chiesta subito perché Nesta era il mio idolo. Ho pensato a lui, non al fatto che avrei aggiunto altre responsabilità»

«Con la promessa di Garcia di giocare titolare sarei andato via lo stesso. E poi le promesse non contano. Contano i fatti»

«Per lo scudetto Juve in pole position e Milan a inseguire insieme a Roma, Inter, Napoli, Lazio e Fiorentina. Sarà fondamentale partire bene, anche perché dopo la trasferta di Firenze e la gara casalinga con l’Empoli avremo il derby»

«Higuain l'aattaccante più forte in Italia. E sono curioso di vedere Dzeko»