Rudi Garcia è a Parigi, in attesa di una risposta. Il d.g. Baldissoni è invece a Londra, dal presidente Pallotta, mentre Walter Sabatini è ancora a Roma. Tra Francia, Italia e Inghilterra, nelle tre capitali europee, si decide il futuro tecnico della Roma: il summit di domani, annunciato sabato in conferenza dallo stesso Garcia, negli uffici della Raptor a Londra, potrebbe essere fatto senza la presenza dell’allenatore. Per ora è solo un’indiscrezione, ma il “non confermiamo né smentiamo, stiamo valutando” della società giallorossa lascia pensare che l’assenza di Garcia possa essere una possibilità concreta.
rassegna stampa
Roma, il summit diventa un giallo: Garcia vedrà Pallotta o no?
La società valuta l'ipotesi del vertice senza la presenza dell'allenatore, che invece vuole esserci: si rischia lo strappo
SCENARI — Lui preme per esserci (anche per non uscirne malissimo con i giocatori e i tifosi dopo quanto detto in conferenza stampa), ma i dirigenti, come già fatto filtrare nei giorni scorsi, non avevano messo in conto la sua presenza e non la ritengono necessaria. A questo punto si aprono più scenari: o Garcia resta a Parigi (e poi va in vacanza) convinto dalle rassicurazioni di Sabatini con cui si è incontrato a pranzo ieri, o va a Londra e partecipa attivamente al vertice con Pallotta. Altrimenti, potrebbe restarne fuori per decisione unilaterale della società e a quel punto ricucire lo strappo sarebbe davvero difficile. Entro il tardo pomeriggio, comunque, arriverà la decisione.
VIA MEDICI E PREPARATORI — Intanto qualche decisione è già stata presa: per decisione dello stesso Pallotta hanno lasciato i medici Sisca e Colautti e sono andati via molti uomini dello staff tra preparatori atletici e addetti al recupero degli infortunati. A breve ci dovrebbe essere anche l’addio del team manager Scaglia, al suo posto Manolo Zubiria, uomo di fiducia del presidente, finora a Trigoria con la carica di “head special project”.
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