L’apertura c’è. Ma anche il fiato sul collo degli avversari. E pure quello di una città che, a un giorno dal raduno, ha il solo Iago Falque da coccolarsi come nuovo acquisto.
rassegna stampa
Roma-Dzeko: ora il City apre all’addio
«Edin? Non è vicinissimo, ma è un giocatore che stiamo provando a prendere». ammette Sabatini
Forse sarà per questo che Walter Sabatini, in serata a Perugia per il Festival del calcio, ha risposto con un «no» a chi gli chiedeva se la Roma fosse da scudetto.
Lo sa pure lui che Iago è il contorno, non s’offende mica nessuno. Il piatto forte è il centravanti. E allora, al netto dell’affaire Salah, c’è una buona nuova dall’Inghilterra: il Manchester City si è detto disponibile a trattare Edin Dzeko. È il segnale che la Roma aspettava per lanciarsi all’assalto. Così anche Sabatini può ammettere: «Edin? Non è vicinissimo, ma è un giocatore che stiamo provando a prendere».
TROPPI STRANIERI Non solo la Roma, a dir la verità. Perché Dzeko è pure nel mirino del Siviglia, che deve sostituire Carlos Bacca. Il club spagnolo pare disposto a offrire 15 milioni e altri 5 di bonus. Troppo pochi per il City, buon per la Roma che ha ancora del tempo a disposizione. Ma non troppo. Subito dopo il fine settimana la trattativa potrebbe entrare nel vivo. C’è la voglia di regalare l’attaccante a Rudi Garcia in tempo almeno per la partenza della tournée del 14 luglio. Sabatini si sta muovendo su Dzeko da almeno un mese: nessun accordo sull’ingaggio — non è questo il momento di discuterne — ma il bosniaco ha espresso un gradimento nei confronti della Roma, questo sì. La trattativa con il Manchester City è tutta da sviluppare. Con due punti a favore per la Roma: i rapporti tra i due club sono ottimi. E poi la squadra di Pellegrini ha già sforato il numero massimo di tesseramenti possibili – ovvero 17 – di giocatori non cresciuti in Inghilterra. Ecco perché Dzeko è sul mercato. La Roma ci crede, pur tenendo in caldo l’alternativa Mitrovic.
TANTO CAGLIARI Ieri, nell’attesa, la Roma ha ufficializzato il rinnovo del prestito di Ibarbo, «gonfiato» perché allegato al riscatto già avvenuto del belga: 5 milioni più altri 6 di bonus (semplici da raggiungere) subito al Cagliari. E poi c’è un giallo legato alla cifra dell’eventuale riscatto del colombiano tra 12 mesi: da Cagliari fanno sapere che serviranno 8 milioni più altri 2 se la Roma si qualificherà per la Champions, da Trigoria sostengono che la cifra di 8 milioni si abbasserà fino a 2, qualora i 6 di bonus venissero tutti centrati.
PARIGI GUARDA PJANIC E mentre in Francia tornano ad accostare il nome di Pjanic al Psg, va segnalato un incontro tra Cairo e Sabatini: si è parlato di Bruno Peres e di Darmian, visto che l’Augsburg spara alto (14 milioni) per Baba. Domani, intanto, Destro parlerà con i dirigenti: dietro il Monaco sul centravanti si muove la Fiorentina. Sarebbero soldi buoni per Dzeko. Lui sì che è un obiettivo, Ibrahimovic solo una chimera: «Magari può bastare per vincere lo scudetto, ma anche per rovinare una società — ha spiegato Sabatini —. Gervinho? Ha cambiato idea, ora vuole rimanere. Si parla tanto dei nostri investimenti sbagliati, ma Ibarbo e Doumbia ci hanno aiutato a conquistare il secondo posto. E Iturbe diventerà un grande». Magri vicino a Dzeko.
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