Un’ora e mezzo in Procura Federale, un fuoco di fila di domande e risposte che, secondo indiscrezioni, non eviteranno al d.s. della Roma Gianluca Petrachi il giudizio, scrive Cecchini su La Gazzetta dello Sport. Tutto nasce dalla conferenza di presentazione di Mkhitaryan del 10 settembre, in cui il d.s. dice di aver trattato la cessione di Dzeko "a maggio", quando la rescissione del club granata c’è stata solo il 25 giugno. La Roma, sul caso Dzeko ha chiesto la testimonianza in Procura dello stesso Fienga e dell’a.d. dell’Inter, Marotta, oltre che di dirigenti granata. Entro 30 giorni la Procura deciderà se archiviare o andare in giudizio (probabile). In questo caso, pur rischiando fino a un anno, l’eventuale condanna difficilmente sarà superiore a un’ammenda o a una mini-squalifica.
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Petrachi e il lavoro “fuori tempo”. La difesa vuole Fienga e Marotta
Quasi inevitabile il giudizio. Ma difficilmente si andrà oltre la mini-squalifica
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