(Gazzetta dello Sport - B.Tucci)Dimenticare in fretta l’umiliazione subita con la Juventus: ecco l’imperativo categorico della Lazio che affronta domani l’Udinese nella prima di campionato. Se la squadra si sarà tolta di dosso le scorie rimastele addosso domenica scorsa, allora il match con i friulani finirà nel migliore dei modi, e cioè con una vittoria. Se, al contrario, andrà in campo con la stessa abulia e rimuginando sulle pecche reiterate dimostrate nella disastrosa partita diSupercoppa, le cose si metteranno male ed il risultato potrà anche essere negativo. Tutti dovranno recitare il mea culpa e capire quali sono stati gli errori commessi. In primo luogo, il mister che non è stato capace, in corsa d’opera, di cambiare il volto della squadra. Quando si è reso conto che il centrocampo formato da Biglia eLedesma non andava, doveva immediatamente correre ai ripari. Invece, ha insistito e la Juventus ha dettato legge dal primo all’ultimo minuto. Così i giocatori, apparsi molli e senza idee. Lontani da quei «gioielli» che avevano incantato nella prima parte dello scorso campionato. Insomma, contro l’Udinese dovrà essere un’altra Lazio, completamente diversa da quella vista (o meglio non vista) contro i campioni d’Italia. Soprattutto, più aggressiva e più determinata, con una punta in più, al fianco di Klose che da solo non riesce più a pungere come una volta. Vedremo, con i tifosi che incrociano le dita.
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Partenze difficili. Successi obbligati
(Gazzetta dello Sport – B.Tucci) Dimenticare in fretta l’umiliazione subita con la Juventus: ecco l’imperativo categorico della Lazio che affronta domani l’Udinese nella prima di campionato.
La Roma vola, invece, a Livorno per incontrare una neo promossa. Compito facile? Assolutamente no. Per molte ragioni. La prima, in assoluto, è che i toscani vorranno dimostrare ai loro beniamini di essere degni della massima serie. La seconda, più tecnica: è che non si sa quale Roma schiererà Rudi Garcia. Se n’è andato Osvaldo ed insieme con lui altri giocatori, probabilmente anche Lamela. Pensate: da quando la società è a stelle e strisce, sono stati acquistati 24 giovanotti. Ma di questi ben 16 sono stati ceduti. Che significa, se non un fallimento della gestione? Però, cerchiamo di vedere il bicchiere mezzo pieno, nella speranza che, trascinati dall’intramontabile Totti, i giallorossi riescano a centrare la prima vittoria che darebbe una buona spinta per il prosieguo del campionato.
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