(La Gazzetta dello Sport - A.Pugliese) -Stavolta non si tratta né di un gol, né di un assist, né di un colpo di tacco (a proposito, con Roma-Atalanta il capitano giallorosso ha sfondato quota mille in carriera). Ma Totti ha disegnato lo stesso una parabola bellissima, con una giocata delle sue. «Ironia e allegria permettono di raccontare storie con leggerezza, senza noia — dice lui in un'intervista che esce oggi su "Tv, Sorrisi e Canzoni" — È come un passaggio smarcante in partita, il più bello dei gol. La gente ha bisogno di sorridere». Il libro è stato scritto anche per anticipare «Gladiatori di Roma», la pellicola in 3D che uscirà al cinema il prossimo 18 ottobre. «È vero, a Roma mi chiamano anche "gladiatore", ma io credo che il vero coraggio non sia legato ai ruoli o alla fama - dice ancora il capitano giallorosso -. Piuttosto il coraggio è dire sinceramente ciò che si pensa, impegnarsi per le cose in cui crediamo e fare del nostro meglio per noi e i nostri cari tutti i giorni. Ognuno di noi, nel suo piccolo, può essere coraggioso».
rassegna stampa
«Ottavo re di Roma? Falcao nei giorni pari, io nei dispari»
(La Gazzetta dello Sport – A.Pugliese) – Stavolta non si tratta né di un gol, né di un assist, né di un colpo di tacco
Il libro contiene dei colloqui immaginari di Francesco con Gesù, Giulio Cesare, Zeus «ma l'incontro reale più intenso della mia vita è stato quello con Giovanni Paolo II. Di lui non posso dimenticare gli occhi gentili e quella sensazione di pace che sembrava circondarlo». Per il resto, Francesco è quello di sempre, autoironico anche nella vita. «Chi è l'ottavo re di Roma tra me e Falcao? Facciamo che uno siederà sul trono nei giorni dispari e l'altro nei giorni pari». E l'idea di lasciare il calcio? «Per ora non ci penso, è ancora presto. Ho in testa sempre e solo la prossima partita». Il Genoa è avvertito.
© RIPRODUZIONE RISERVATA