rassegna stampa

Operazione risalita: la spinta dell’Olimpico

Tra le mura amiche i giallorossi hanno fatto bottino pieno in campionato: solo vittorie, con ben 20 gol fatti e 4 subiti. In Europa il percorso non è netto con il pareggio con l'Austria Vienna e la dolorosa sconfitta con il Porto

Redazione

Il paradosso è che nel vuoto e desolante Olimpico, la Roma va meglio che in trasferta. La realtà è questa: quando i giocatori segnano il boato non esiste più ma si sentono timidi applausi, nei momenti di difficoltà si ascoltano persino le urla dell’allenatore, ma in un modo o nell’altro la Roma in casa riesce sempre a portare a casa ilrisultato. E adesso, scrive Chiara Zucchelli su La Gazzetta dello Sport, da qui a Natale la squadra di Spalletti avrà soltanto due partite fuori, e sarà proprio tra le mura amiche che giovedì la Roma dovrà chiudere il discorso qualificazione europea.

«Non vogliamo vincere solo lo scudetto, ma anche l’Europa League e chi la snobba è un perdente», ha detto ieri Alisson, al match program della società. La sconfitta con l'Atalanta non sembra aver intaccato i propositi dei calciatori, a cui però adesso i tifosi chiedono meno parole e più fatti. A partire da domani, quando all’Olimpico ci sarà il Viktoria Plzen. Vincere vorrebbe primo posto nel girone («possiamo e dobbiamo farlo», le parole di Spalletti al sito Uefa), col pareggio invece la trasferta in Romania, in chiave primo posto, avrebbe ancora valore.

Dalla Coppa al campionato: tolta la partita contro la Juve del 17 dicembre, la Roma giocherà sempre all’Olimpico. Con il derby da disputare fuori casa, ma sarà un altro appuntamento tra le mura amiche. In campionato i giallorossi hanno fatto bottino pieno in casa: 20 gol fatti e appena 4 subiti. In Europa sono arrivati invece un pareggio con l’Austria Vienna, una sconfitta col Porto e una vittoria contro l’Astra Giurgiu.

Un ottimo ruolino di marcia che fa da contraltare a uno stadio sempre più vuoto: i gruppi organizzati non entrano da più di un anno per protesta contro le barriere, ma anche negli altri settori, tra parcheggi difficili da trovare, costi dei biglietti alti e sfide europee non proprio di primo livello, non è che si stia meglio. Domani l’ennesima conferma del trend: all’Olimpico ci saranno appena 10mila spettatori, di cui circa 1.000 del Viktoria Plzen.