rassegna stampa

Notti magiche per scacciare gli incubi

Dalla rimonta contro il Dundee nel 1984 all’ultimo trionfo col Barcellona: quando l’Europa accende la Roma

Redazione

La Roma vuole regalare un'altra grande notte a se stessa e ai propri tifosi, per dimenticare le montagne russe di questi primi due mesi di stagione. Non se le aspettava nessuno, in Italia come negli States, ed è strano pensare come, dopo la splendida cavalcata dello scorso anno, la Roma cerchi certezze proprio in quell’Europa che invece, in passato, ha riservato spesso lacrime e delusioni, scrive Chiara Zucchelli su "La Gazzetta dello Sport".

Le donne e gli uomini di oggi hanno spesso gli occhi lucidi nel ricordare la rimonta contro il Dundee del 25 aprile 1984, quando grazie ai gol di Pruzzo (doppietta) e Di Bartolomei la Roma riuscì a regalarsi la finale di Champions in casa. Non ce l’ha fatta a replicare sei mesi fa, nonostante la vittoria (inutile) contro il Liverpool, ma la stagione 2017-2018, la prima post Totti, sarà ricordata per un’altra grande notte, quella del 3-0 sul Barcellona con rete finale di Manolas che ha fatto il giro del mondo. Una città impazzita, quella sera: il bagno di Pallotta nella fontana, le radio in diretta no stop, i tifosi in lacrime a casa e dentro lo stadio, sembrava come se il tempo si fosse fermato nel momento esatto in cui il greco spingeva il pallone in porta sotto la curva Sud. In 90’ la Roma ha quasi archiviato altre notti magiche, tanto era stata bella l’ultima: un altro 3-0, sempre al Barcellona, con Capello in panchina, il primo successo indimenticabile della nuova Champions; le vittorie (stesso risultato) contro il Chelsea sia nel girone sia, dieci anni prima, con Spalletti; i successi contro il Bayern Monaco, nel 2010, e il Manchester, nel 2007, il gol da 30 metri di Florenzi al Barcellona, le cinque reti con Garcia al Cska Mosca, prima in Champions dell’era americana.

Contro il Cska, la Roma ha bisogno di ritrovare, ancor prima che punti, gol ed entusiasmo, soprattutto in quei giocatori, vedi Dzeko, che in Europa si esaltano. Il presidente Pallotta, sempre molto sensibile al fascino (anche economico) della Champions si aspetta un’altra «big night», i tifosi ancora di più.