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rassegna stampa

Niente ritiri, quarantena in forse: così Spadafora soccorre il calcio

Il Ministro: "I club non hanno strutture adatte? Allora i giocatori tornino a casa. E sull’isolamento di squadra valuteremo: meno rigidi se calano i contagi". Poi polemica con Lotito

Redazione

Due dei tre problemi sollevati dai club (ritiri, responsabilità dei medici) potrebbero aver già trovato soluzione, scrive Alessandra Gozzini su La Gazzetta dello Sport.

Il terzo ostacolo resta sul percorso, ma il tempo potrà suggerire come superarlo: è il tema della quarantena di squadra in caso di nuovi contagi, condizione che le società vorrebbero evitare e su cui il Ministro dello Sport Spadafora è arrivato in soccorso.

"Gli allenamenti del calcio potranno ripartire da lunedì, come per tutti gli sport di squadra, anche se mantenendo le giuste distanze. Se non ci sono le condizioni, le società non auto-isolino le loro squadre, i giocatori tornino a casa. Per noi va bene, purché rispettino sempre le regole di distanziamento" ha detto il Ministro.

Ritiri aboliti, anche se nella giornata di ieri un paio di club, Spal e Parma, avevano ricordato di essere pronti a partire con raduni e sedute di gruppo, come prevederebbe oggi il protocollo. Ora la modalità delle sedute torna invece a essere un’incognita. Per lo stesso Ministro Spadafora "saranno allenamenti un po’ diversi, almeno per una o due settimane", dunque niente partitelle e prove tattiche.

"Ho capito con mia sorpresa – spiega Spadafora a “Stasera Italia” - , che Figc e Lega hanno difficoltà ad attuare il protocollo che loro stessi ci hanno proposto. Solo ora si rendono conto che non hanno strutture per l’auto isolamento del gruppo".

Frecciata di Spadafora alla Lazio di Lotito: "Un quotidiano ci ha fatto vedere le immagini del solito presidente magari un po’ “furbetto” che in barba alle regole ha fatto giocare la squadra insieme, senza rispettare le disposizioni".

L’altra questione primaria per i club era relativa alla quarantena a cui avrebbero dovuto sottoporre l’intero gruppo-squadra in caso di nuovo contagio. Replica ancora Spadafora: "Dobbiamo valutare l’evoluzione della situazione nei prossimi 10 giorni, quelli successivi alla vera riapertura. Se la curva dei contagi ce lo consentirà, massima disponibilità a rivedere in maniera meno stringente anche questa regola. Da parte nostra, nessuno ostruzionismo".