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La Gazzetta dello Sport

Missione secondo posto: Roma più solida, Mou va all’assalto delle milanesi

Redazione

Mancherà Smalling, squalificato. Per il resto un turnover ragionato

La ritrovata profondità di rosa può cambiare gli scenari futuri, scrive Andrea Pugliese su La Gazzetta dello Sport. Vincendo oggi a Cremona la Roma sarebbe addirittura seconda in classifica, agganciando Milan e Inter alle spalle del Napoli. Un piazzamento che già solo prima del Mondiale sembrava difficile sognare, considerando che la Roma aveva chiuso a -6 dal Milan secondo, in sesta posizione. Poi in questo 2023 i giallorossi hanno portato a casa 17 punti in 8 partite, meglio ha fatto solo il Napoli.

Oggi mancherà Smalling, che dovrebbe essere sostituito da Kumbulla (favorito su Llorente). Ma la difesa in questo 2023 è uno dei punti di forza assoluti, con 5 gol subiti in 8 partite. Anche qui solo il Napoli ha fatto meglio nello stesso arco di partite, con 3 reti al passivo. Merito anche della crescita di due marcatori come Mancini e Ibanez. E di una mentalità difensiva forte, consolidata, trasmessa da Mourinho a tutto il gruppo. Basti pensare che la Roma è la squadra in Italia che da quando è allenata dal portoghese ha vinto più partite in assoluto per 1-0: ben 11, di cui sei nella scorsa stagione e cinque in questa (Salernitana, Cremonese, Sampdoria, Bologna e Verona). Meglio nei 5 campionati top in Europa hanno fatto solo Barcellona e Real Sociedad (l'avversario degli ottavi di Europa League) con 12.

E Mourinho adesso ha anche tante scelte in più, rispetto a prima. Basti pensare alle prestazioni sciorinate contro il Salisburgo da due come Spinazzola e Belotti o alla partita (con gol) di Solbakken contro il Verona, in campionato. Per poi arrivare a Georginio Wijnaldum, l'uomo che può cambiare il centrocampo e il gioco giallorosso. Sugli esterni dovrebbero giocare a sinistra Spinazzola ed a destra Karsdorp, con Zalewski a riposo per la Juve. Ma Mou potrebbe anche decidere di dirottare El Shaarawy a sinistra, inserendo Solbakken vicino a Pellegrini. Che dovrebbe a sua volta fare staffetta con Dybala, pronto a entrare solo in caso di estrema necessità. O, comunque, nel finale. E poi la scelta del centravanti, nodo che Mourinho scioglierà solo oggi. Se Abraham ce la farà a giocare con la mascherina toccherà a lui, altrimenti spazio a Belotti.