Il calciomercato non resterà un territorio incontaminato: gli effetti dell’emergenza sanitaria ricadranno sui bilanci dei club. Per questo uno degli argomenti più stringenti riguarda le scadenze dei contratti dei calciatori, per cui se si giocasse oltre il 30 giugno occorrerebbero delle proroghe. Come sottolinea 'La Gazzetta dello Sport', entrerebbero in campo di nuovo gli ingaggi: i club dovrebbero pagare per un periodo di tempo inizialmente non previsto, oppure – esempio – parte degli ingaggi che oggi, nonostante la lunga inattività, arrivano sui conti correnti potrebbero “coprire” le settimane di eventuali prestazioni di luglio.
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Le conseguenze sul mercato: tra riscatti e proroghe
Se si giocherà a luglio serviranno contratti allungati. Una disposizione per chi esercita opzioni d’acquisto
Le stesse date del calciomercato potrebbero essere riviste in base alle esigenze dei club. E anche le formule stesse dei trasferimenti o solo certe applicazioni: oggi esistono possibilità d’acquisto in prestito con diritto-obbligo di riscatto. Chi in questi mesi non ha potuto usufruire delle prestazioni di un giocatore potrà chiedere di ritoccare il prezzo al ribasso: altro aspetto che dovrà essere disciplinato da norme internazionali.
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