(Gazzetta dello Sport - A.Catapano)Avviso a Daniele De Rossi e a tutti i romanisti: più che pizza e fichi rischiate di mangiare fichi secchi, con cui, dice il proverbio, è piuttosto difficile fare le nozze. Tradotto: a due settimane dalla fine del mercato, la Roma deve tagliare l’organico per far quadrare i conti. Troppi dipendenti e troppi stipendi fanno un monte ingaggi insostenibile per un’azienda che vive quasi esclusivamente dei ricavi dei diritti tv. Problema molto italiano, con cui la Roma fa i conti da anni: senza stadio, senza introiti delle Coppe e senza ricavi sostanziosi dal merchandising, si è costretti a vivere pure senza grandi ambizioni. Valeva per la Sensi e vale per Pallotta, troppo intelligente per rimetterci del suo e troppo esperto di conti per fare il passo più lungo della gamba. Ecco spiegato perché Erik Lamela e Miralem Pjanic sono diventati improvvisamente cedibili: hanno tanti estimatori e ottime quotazioni. Oltretutto, entrambi hanno appena chiesto rinnovi contrattuali a cifre insostenibili per la Roma, 3,5 milioni netti (più bonus) l’argentino, 3 (più bonus e commissioni) il bosniaco. Logico che uno dei due andrà ceduto. Del resto, con chi altri può essere ridotto il monte ingaggi?
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La Roma taglia gli stipendi. Lamela tra Tottenham e City
(Gazzetta dello Sport – A.Catapano) Avviso a Daniele De Rossi e a tutti i romanisti: più che pizza e fichi rischiate di mangiare fichi secchi, con cui, dice il proverbio, è piuttosto difficile fare le nozze.
ACQUIRENTI CERCASI Oddio, uno ci sarebbe: Daniele De Rossi. Basterebbe tagliare il suo stipendio (circa sei milioni netti) per sistemare le cose, ma offerte per assicurarsi le sue prestazioni non sono arrivate e nemmeno la recente trasferta londinese di Sabatini e Baldissoni ha mosso a compassione il Chelsea di Abramovich. Né potranno bastare le eventuali cessioni di Burdisso, Castan e Taddei (che potrebbe finire negli Emirati). Il monte ingaggi della Roma va abbattuto, e il tempo stringe, ecco spiegato pure il viaggio lampo in Inghilterra, a cercare acquirenti. Più per Lamela, che per Pjanic, almeno così si è raccomandato Garcia, che ritiene Miralem pedina fondamentale (anche se ieri il bosniaco sul suo futuro ha detto: «Vediamo...»). Il guaio, per la Roma, è che all’acquirente ritenuto più credibile (il Tottenham di Baldini) piace tanto Pjanic e meno Lamela, il quale oltretutto ha un costo maggiore (25-30 milioni vs. 15-20). Come ne uscirà Sabatini, che ieri si è incontrato con Pablo Sabbag, agente dell’argentino? Potrebbe venirgli in soccorso il Manchester City, con cui c’è già stato un abboccamento per El Coco. Vedremo. Intanto, il d.s. ha trovato l’alternativa, l’uruguaiano Bueno.
OSVALDO E TERNANA La possibile cessione di uno tra Lamela e Pjanic non rimanderà la sicura partenza di Osvaldo: dopo la scritta di insulti trovata sul muro di casa (e la risposta, in tandem con la fidanzata, su twitter), ieri l’italoargentino ha nuovamente chiesto a Sabatini di essere ceduto, ribadendo però che non gradisce il Southampton (dipendesse da lui, andrebbe all’Inter). Il d.s. cercherà di piazzarlo in Spagna (Atletico Madrid?) nelle prossime ore. Intanto, oggi pomeriggio (18.30) gli toccherà esibirsi contro la Ternana, test che sarà ricordato per l’esordio in giallorosso di Gervinho, seppure ancora in attesa di transfer.
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