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La Roma sfiora l’impresa: rimonta il Leverkusen poi un autogol fa sfumare la finale

La Roma sfiora l’impresa: rimonta il Leverkusen poi un autogol fa sfumare la finale - immagine 1
Nell'arco delle due gare, il Bayer ha meritato la finale di Dublino, però il dispiacere è forte
Redazione

Daniele De Rossi aveva costruito il ribaltone quasi perfetto., scrive Sebastiano Vernazza su La Gazzetta dello Sport Fino all' 82', Mile Svilar, il portiere giallorosso, era stato di gran lunga il migliore di tutti, era volato ovunque a disinnescare tiri, a deviare, a negare. Poi, su un corner, è uscito a vuoto e la palla è carambolata addosso a Mancini per l'autogol che ha quasi azzerato le speranze giallorosse. All'ultimo secondo, su un contropiede, è calato il sipario del 2-2 di Stanisic e il Bayer ha preservato l'imbattibilità, perché i rossoneri delle aspirine non perdono da 49 partite di fila. Nell'arco delle due gare, il Bayer ha meritato la finale di Dublino, però il dispiacere è forte. La Roma poteva farcela. Ora è chiaro quanto abbia pesato il gol fallito da Abraham all'ultimo secondo dell'andata.  Era bastato un cross dalla fascia sinistra: Tah ha ceduto alla tentazione di strattonare e abbattere Azmoun, il grande ex di serata, e l'arbitro Makkelie ha indicato il dischetto per un rigore nitido. Davanti a Kovar si è presentato Paredes e l'argentino non ha tradito, portiere spiazzato e Roma in vantaggio. Lì è cambiato il vento e il Bayer, da dominante che era, ha vissuto un finale di tempo in preda alla titubanza. La Roma non era partita male, la mossa di De Rossi a rinforzare la fascia sinistra - Angelino centrale mancino con Spinazzola a sgasare davanti a lui, nella corsia sinistra, aveva funzionato sia in spinta sia nel contenimento di Frimpong, la freccia alata dei "leverkusiani". Nella ripresa, la partita si è giocata in mare aperto, onda su onda. Il Bayer cercava il gol scaccia-fantasmi, la Roma il 2-0 che l'avrebbe fatta riemergere. Svilar si distendeva ovunque, ma non è che i "derossiani" guardassero e basta, rispondevano a tono. Ci hanno provato Cristante, Azmoun, El Shaarawy. Paredes, davanti alla difesa, risolveva pro-blemi e riazionava il gioco, una prova da campione del mondo, la sua. L'unico non pervenuto è stato Lukaku, inesistente in conclusione e poco utile per sponde. La Roma c'era, se la giocava, e si è meritata la chance del secondo rigore, fischiato via Var per una "paratina" di Hlozek su un corner. Ancora Paredes, 0-2 e BayArena silente. Per quanto il Bayer ci provasse, c'era sempre Svilar con lo scudo spaziale a negare. Finché Svilar si è rivoltato contro se stesso ed è incappato nell'uscita alta della vispa Teresa. Crudele è il destino dei portieri, sempre in bilico tra tutto e niente.

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