Fosse per lui giocherebbe di fatto sempre contro il Chievo. Perché gli porta fortuna, perché è la sua vittima preferita: fino ad oggi 6 gol (e due assist) in 12 sfide personali. Tra l’altro, senza mai una sconfitta, con dieci vittorie e due pareggi in cascina. Insomma, se Stephan El Shaarawy non vede l’ora che arrivi la partita di domani sera c’è anche da capirlo. La prima volta che i destini di El Shaarawy e del Chievo si sono incrociati risale addirittura ad oltre dieci anni fa, esattamente il 21 dicembre 2008. Poi il Chievo lo ha affrontato anche con il Milan, ma è con la Roma che in realtà Stephan ha spiccato il volo contro i gialloblù, segnando altre 5 reti (in sei partite), scrive La Gazzetta dello Sport.
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La Roma insegue la svolta: ci pensa El Shaarawy
Il Chievo è la vittima preferita dell’attaccante: Di Francesco si affida a lui per tornare alla vittoria e restare in zona Champions
El Shaarawy, dunque, domani tornerà a giostrare da titolare a sinistra, lui che finora è anche il capocannoniere stagionale della Roma in campionato con 7 reti (in 14 partite, con una media di 0,5 a partita). Ne dovesse arrivare un’altra, magari proprio a Verona, Stephan eguaglierebbe in largo anticipo il suo record di reti in campionato con la Roma: 8, segnate nei primi sei mesi in giallorosso (quelli dal gennaio al giugno 2016) e nella stagione successiva, la 2016/17. È vero, con il Chievo gli spazi davanti da attaccare saranno esigui, ma la sua capacità di ripiegare può essere molto utile. Uno come El Shaarawy, che fa gol ma sa anche difendere, può essere utilissimo.
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