Un po’ è merito della Roma, molto lo è del Bologna, scrivono Matteo Dalla Vite e Andrea Pugliese su La Gazzetta dello Sport. Nel senso che se dal gioco di Fonseca di gol ce se ne aspettano sempre tanti, le 6 reti in tre gare del Bologna sono forse inattese. Ed invece la bella classifica della squadra di Mihajlovic prende spunto anche da questo, dalle tante soluzioni offensive che Sinisa ha al suo arco. Forse non così tante come la Roma, di certo a sufficienza per poter mettere paura ai giallorossi. E se nelle ultime 4 stagioni al Dall’Ara tra Bologna e Roma sono sempre state partite ricche di gol, l’impressione è che la tradizione possa confermarsi anche oggi.
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La giostra dei gol. Bologna-Roma: schemi, idee, reti e sguardi verticali…
I rossoblù segnano da ogni latitudine Fonseca legato a Dzeko, ma non solo
Il Bologna viene da 8 vittorie interne consecutive e da quando c’è Mihajlovic (29 gennaio) ha segnato 38 gol in 20 partite, quasi due di media a gara. Numeri importanti, nonostante tra i rossoblù non ci sia un centravanti di fatto: finora lì ci hanno giocato Palacio (falso nove) e Destro, in vantaggio per oggi.
Nella Roma, invece, il centravanti c’è e per Fonseca è fondamentale. Dzeko non è solo il terminale della manovra offensiva, ma anche il regista aggiunto. E quando si abbassa, crea spazio per gli inserimenti da dietro. E non è un caso che dei 12 gol segnati in 4 partite (tre di media a gara) ben 8 siano arrivati da attaccanti: Dzeko (3), Kluivert (2), Under, Zaniolo e Mkhitaryan.
Fonseca alle spalle del centravanti può alternare ali come Kluivert, Under o Perotti (gli ultimi due oggi ai box) o trequartisti come Mkhitaryan, Zaniolo e Pellegrini. Una ricchezza infinita.
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