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Il regista del gol. Dzeko in 4 giorni si è ripreso la Roma

LaPresse

Due reti al Benevento, incisivo in Europa Edin ha superato un’estate di tormenti

Redazione

Per tornare ad avere il sorriso gli è bastato segnare la doppietta con il Benevento – domenica scorsa – e propiziare poi il gol del pareggio di Bruno Peres a Berna, contro lo Young Boys, nell’esordio stagionale dei giallorossi in Europa League. Così, in quattro piccoli giorni, scrive Andrea Pugliese su La Gazzetta dello Sport, Edin Dzeko si è messo alle spalle quella che sembrava una crisi più mentale che fisica.

La miccia lì si è accesa e Dzeko non la vuole certo far spengere ora, a San Siro, dove lo aspetta una sfida a distanza tra giganti. Da una parte lui, dall’altra Ibrahimovic. 

Tra l’altro a San Siro, contro il Milan, Dzeko ha quasi sempre brillato. Ci ha giocato cinque volte (anche se una quasi non conta, l’ultima di campionato del 2015/16, quando entrò solo a 5 minuti dalla fine), segnando tre gol e lasciando sempre sensazioni importanti. Edin nella Roma ha il compito ovviamente di fare gol (e finora sono 108, a -3 dal terzo posto dei goleador giallorossi di sempre, occupato attualmente da Amadei), ma anche di gestire l’intera fase offensiva. Aprendo spazi per gli inserimenti dei trequartisti, ma anche dialogando bene con gli esterni che scendono in fascia. Insomma, non è inusuale vedere Dzeko andare a giocare palla anche quasi a ridosso della linea di centrocampo, per poi allargare il gioco e puntare successivamente la porta.

Del resto, che la Roma si appoggi a lui nella fase offensiva è naturale, che lo faccia spesso in quella difensiva è una scelta per respirare e provare a uscire dalla morsa del pressing avversario. Quando la squadra va in sofferenza, infatti, l’ordine è quello di alzare il pallone e di cercare Edin, bravo nel proteggerlo e nel far salire i compagni.