L’Atalanta leggerà subito il suo destino. Perché se domani supera il Sassuolo nel recupero, ricaccia a Roma a 6 punti, che poi sono 7 grazie ai confronti diretti vinti, riporta "La Gazzetta dello Sport". E se uscirà felice dal caldo incrocio successivo di mercoledì, con la Lazio, potrà gestire il quarto posto con buona serenità. Ecco perché dal laboratorio di Zingonia filtrano notizie di una Dea caricata a mille per sgommare via subito. Gasp ha tutti a disposizione e, quando spiega che guarda all’Inter che sta davanti più che alla Roma che sta dietro, dimostra il suo ottimismo.
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Il pallone riprende il volo: Gasp ha in testa la Champions, la Roma punta sul calendario
I giallorossi dimenticano i guai societari e attacca il quarto posto. Gattuso vuole prolungare la magia. Il Milan cerca un buon finale
Ma un nemico la Dea ce l’ha: il calendario. Prima di tutto perché quello a porte chiuse le ha spazzato via il diritto e il vantaggio di affrontare Lazio, Napoli e Inter nel suo fortino. Vero che l’Atalanta ha fatto meglio in trasferta che in casa, ma nel recente passato, in partite chiave di fine stagione, il popolo bergamasco ha dato una spinta determinante. Più in generale, il cammino nasconde più insidie di quelle proposte alla Roma, avversaria diretta per un posto Champions. Anche qui, sommando i punti attuali delle 12 avversarie, si scopre che Gasp attaccherà nemici da 460 punti, mentre Fonseca solo 407.
Anche Fonseca confida in un gioco ormai ben collaudato che, durante la sosta, è stato ulteriormente arricchito con lo studio della difesa a 3. Il recupero degli infortunati permette inoltre al tecnico portoghese di spendere al meglio le cinque sostituzioni. Saranno preziose, in modo particolare, le diverse opzioni offensive, le punte veloci che Fonseca potrà alternare nel finale attorno a Dzeko, quando monterà la fatica. La Roma ha la verticalizzazione facile. Consentire a gente fresca e scattante di sfidare nell’uno contro uno difensori stanchi potrebbe diventare un’abitudine dei giallorossi. L’allontanamento del d.s. Petrachi, più che turbare l’ambiente, lo ha compattato e rasserenato. Il calendario, come detto, non è ostile, anche perché propone l’ostacolo più severo, la Juve, all’ultima giornata quando la corsa scudetto potrebbe già essersi risolta. Per tutte queste ragioni, la Roma confida, non meno del Gasp, di approdare in Champions. Con una paura. Anzi, due. La prima: gli infortuni che l’hanno falciata nel passato recente. Cosa succederà in un contesto massacrante di partite estive, ravvicinate? La seconda: il Napoli alle spalle che è diventato tutta un’altra cosa.
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