L’appuntamento è per domani, anche se non è ancora arrivata l’attesa l’ufficialità, scrive Andrea Pugliese su La Gazzetta dello Sport. Male che vada, si potrà slittare di 24 ore, non oltre però. La Roma quindi sarà di fatto la prima società della nostra Serie A a rilanciare la campagna abbonamenti, dopo un anno di stop e quella mezza stagione del 2019/20 che è finita «monca» a causa della pandemia. Con la recente pronuncia del Cts (e la decisione di aumentare la riapertura degli stadi dal 50 al 75%) gli abbonamenti tornano dunque ad essere una fonte importante di sostentamento delle società, quasi tutte ancora alle prese con i conti in sofferenza a causa dei mancati introiti legati proprio al coronavirus. I primi tre giorni della campagna abbonamenti (e quindi da domani fino a tutto mercoledì) saranno esclusivamente appannaggio di chi ha il diritto di prelazione in quanto in possesso dell’ultimo abbonamento valido (quello risalente alla stagione 2019/20). Poi, da giovedì mattina, il via alla vendita libera. La Roma punta a portare a casa circa 20mila abbonamenti che – considerando il momento attuale e la pandemia – sarebbe già un risultato molto buono. Per intenderci, nel 2019/20 le tessere giallorosse erano poche di più (21,559, la stagione precedente 26.447). I prezzi dovrebbero essere in linea con quelli dell’era pre-Covid, anche in virtù del fatto che la Roma ha già giocato quattro partite casalinghe (Fiorentina, Sassuolo, Udinese ed Empoli). E il primo pienone potrà esserci subito il 24 ottobre, quando all’Olimpico arriverà il Napoli dell’ex Spalletti.
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I primi tre giorni saranno esclusivamente appannaggio di chi ha il diritto di prelazione in quanto in possesso dell’ultimo abbonamento valido
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