rassegna stampa

Florenzi studia da Dani Alves: «È il mio modello»

Redazione

"Il Barcellona? È un onore essere accostati a un club del genere, significa che sto lavorando bene, ma ora vivo giorno per giorno pensando solo alla Roma" dichiara il jolly giallorosso

Era il minuto 31 della partita d'andata tra Roma e Barcellona quando quel pallone calciato da Alessandro Florenzi cominciò a viaggiare verso la porta difesa da Ter Stegen. I quasi 56 metri che la sfera percorse durarono un lampo ma, come ricorda Massimo Cecchini su "La Gazzetta dello Sport", per chi era allo stadio quella sera, potrebbe essere passata anche una vita intera.

Non a caso quella rete è stata scelta dalla Fifa per concorrere al «Puskas Awards» come gol più bello della stagione. «Spero che i tifosi a cui è piaciuto il gol mi votino – dice Alessandro a «Marca» in edicola oggi – ma è già un orgoglio per me essere in corsa». Il nome di Florenzi è stato accostato spesso a quello del club blaugrana, così tanto che il d.s. della Roma Walter Sabatini pochi giorni fa si è spinto fino a definire il giallorosso «anche più forte di Dani Alves».

«Per me è un modello, mi piacerebbe emularlo — aggiunge Florenzi — perché tante volte assomiglia ad un attaccante anche se parte dalla fascia. Il Barcellona? È un onore essere accostati a un club del genere, significa che sto lavorando bene, ma ora vivo giorno per giorno pensando solo alla Roma. Vincere lo scudetto sarebbe fondamentale per noi. Siamo diverse squadre in pochi punti ma l’avversario più difficile per me è il Napoli, che ha un ottimo allenatore e grandi attaccanti. In Champions, contro la squadra di Luis Enrique sarà una partita difficilissima. Loro sono tutti formidabili, ma soprattutto quei tre in attacco fanno la differenza».

Questo, invece, il parere di Dani Alves su Florenzi: «Lui mio erede? Possibile, ma siamo già in tanti. È un grandissimo giocatore, ha un’enorme qualità. Ha un piede eccellente, è un giocatore da tenere sott’occhio. Ed è anche migliorato tanto».