La buona notizia è che Edin Dzeko pare si sia già informato su quali siano i numeri di maglia liberi, la cattiva è che per mettersela addosso quella maglia la Roma sembra dovrà spendere assai più di quello che aveva messo in preventivo.
rassegna stampa
Dzeko prigioniero del City ma la Roma non si arrende
Al Manchester City avranno pure una valanga di petrodollari, ma non hanno nessuna intenzione di fare sconti. A Trigoria comunque nessuno getta la spugna
Insomma, la giornata inglese di Walter Sabatini è stata più complessa di quello che si pensasse, tant’è che ai suoi collaboratori lui stesso ha detto: «Situazione complicata». Al Manchester City avranno pure una valanga di petrodollari, ma non hanno nessuna intenzione di fare sconti. E così, dinanzi alla nota offerta della Roma – 15 milioni più 3 di bonus – pare abbiano risposto col ritornello, sia pur suddiviso: 21 milioni (di euro, tranquilli, non sterline) subito e 7 milioni il prossimo anno. Totale: 28 milioni, che potrebbero scendere a 25. Tanta roba per il club giallorosso, che ha spinto il direttore sportivo, per il momento, a lasciare l’opera di mediazione col d.s. Beguiristain a Redzepagic, il manager di Dzeko, sperando magari che dagli Usa il presidente Pallotta batta un colpo, oppure che il Milan non affondi il colpo per Romagnoli. Perché una cosa è certa: il centravanti vuole vestire il giallorosso, forte del fatto di un accordo sommario già raggiunto col club, sulla base di un quadriennale di circa 4,5 milioni netti a stagione.
DESTRO E GERVINHO Per questo la Roma era convinta di riuscire a far partire il bosniaco già oggi con la squadra, che oggi volerà a Melbourne ma la cosa, al momento in cui scriviamo, sembra quasi impossibile. A Trigoria comunque nessuno getta la spugna, anche perché proprio il Manchester City fra una settimana sarà avversario della Roma nella tournée australiana e quindi le parti avranno ulteriori possibilità di parlarsi. Approfittando del soggiorno inglese, però, sembra che Sabatini abbia tenuto calda la pista Salah (vedi pagine precedenti) e, soprattutto, provato a vendere Destro e Gervinho al West Ham, anche se fonti inglesi smentiscono l’interesse per i due giocatori. Strategie? Forse. Tra l’altro si parla dell’interesse dell’Arsenal per Manolas, ma la Roma non vuole cederlo, a meno di follie di Wenger.
MITROVIC E RONDON La Roma però cerca anche alternative a Dzeko, e per questo — oltre a Rondon (Zenit) — torna prepotente anche il fascino di Mitrovic (Anderlecht), che per il momento sta dicendo no alle offerte del Newcastle e del Porto. Il baby talento serbo piace tantissimo a Sabatini, che vorrebbe prenderlo anche insieme a Dzeko, sempre che riesca a piazzare bene – oltre a Destro e Gervinho – anche Doumbia. Il d.s. però teme non sia pronto a reggere la pressione di una piazza come Roma. Non ha tutti i torti, però c’è anche una seconda corrente di pensiero che dice: perché il club giallorosso non fa un’operazione del genere, che assomiglia molto a quello che ha fatto la Juve per Morata? Il bivio è anche questo. Perciò si dice che resti ancora viva la pista che porta a Lukaku (Everton), che tra l’altro, a differenza di Dzeko, ha il vantaggio di essere comunitario.
BABA E FILIPE LUIS Uno dei posti da extracomunitario, infatti, la Roma vorrebbe tenerlo per Baba (Augsburg). Per il terzino ghanese i tedeschi chiedono 20 milioni, ma per 16 (8 subito e 8 fra un anno) si può fare, tenendo conto che Baba gradisce il giallorosso in quanto sicuro di fare il titolare, a differenza di quanto Arsenal e Chelsea possano garantirgli. Le alternative restano Filipe Luis (Chelsea) e Adriano (Barcellona), ma al momento la priorità resta l’attaccante. Anche se l’impressione è che saranno giorni lunghi.
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