Una volta il direttore sportivo giallorosso Walter Sabatini disse: «Ho venduto Dodò per salvargli la vita». L’Inter, quando lo ha mandato in prestito a Genova, ha utilizzato termini meno drammatici, semplicemente il brasiliano è stato ceduto alla Samp perché giocava poco e doveva riprendere continuità dopo i tanti problemi fisici. D’altronde, a Milano, nessuno ha mai amato Dodò quanto lo amava a Roma Sabatini, scrive Chiara Zucchelli su "La Gazzetta dello Sport". Non aveva neanche 20 anni quando la Roma lo prese dal Corinthians, oggi ne compie 24, il talento gli è rimasto, ma la carriera non è esplosa come pensava Sabatini quando lo ha portato in Italia.
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Dodò e quella «vita salvata» che si chiama Sampdoria
Non aveva neanche 20 anni quando la Roma lo prese dal Corinthians, oggi ne compie 24. Il talento gli è rimasto, ma la carriera non è esplosa come pensava Sabatini quando lo ha portato in Italia
La Roma formalmente è ancora proprietaria del cartellino, l’Inter a giugno sarà obbligata a prenderlo per 8 milioni ma spera che la Samp subentri. Significherebbe che da qui a giugno Dodò avrà fatto bene con Montella. Domani tornerà all’Olimpico, lui che qui ha lasciato tanti amici (Castan su tutti).
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