"Quando ti levano la forza de fischià ti hanno levato tutto". Uscendo dallo stadio, un tifoso della Roma sintetizza così, ad una tv locale, il suo pensiero. I romanisti sembrano quasi staccare la spina come i giocatori in campo: "Non so se è più sta voja de sfonna’ a porta de Nzonzi o i lanci illuminanti a memoria di Santon. Che amarezza" dice Alessandro Gassman. Le parole di Rizzitelli: "Gli alibi lasciano il tempo che trovano, ognuno si assuma le sue responsabilità".
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Da Petruzzi a Di Livio: “Servirebbe uno come Conte”
Graziani trova la causa dei problemi: "La Roma corricchia, gli altri vanno a 200 all’ora: a ritmi bassi soffri sempre"
La sensazione è che molti calciatori vorrebbero essere lontani anni luce da Trigoria e magari, tra due mesi, sarà proprio così: "Non c’è niente di scritto però ancora - sottolinea Graziani -. Non credo che gente come Dzeko o Manolas non sia così professionale da non metterci il cuore e la grinta. Per me i calciatori sono in un momento di scarsissima forma». Praticamente quello che dice Ranieri: "Mentre altri corrono, loro camminano e basta poco per essere sopraffatti. Pensiamo alla Spal - dice ancora Graziani -: se giochi a ritmi bassi gli altri ti fanno male. La Roma ha un problema evidente a tutti: corricchia, mentre gli altri vanno a 200 all’ora", riporta Chiara Zucchelli su La Gazzetta dello Sport.
Angelo Di Livio: "A questa squadra mancano continuità e carattere. Il nome è quello di Antonio Conte, unirebbe tutti. Mi aspetto un segnale forte". Il nome di Conte è uno di quelli che i tifosi invocano: "Questo momento è lo specchio della stagione, la Roma non è mai stata competitiva. Le squadre corrono e pedalano, loro no - spiega Fazio Petruzzi -. Servirebbe uno come Conte. Sarebbe la perfezione. L’investimento va fatto su un allenatore, non sui giocatori. Come ha fatto il Napoli e ora vediamo i risultati".
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