Bryan Cristante dovrà ripartire per recuperare posizioni, sia in casa giallorossa sia con vista sull’azzurro. Come riporta "La Gazzetta dello Sport", da quando ha messo piede a Roma il suo valore ancora non è riuscito a farlo vedere davvero. Cristante è probabilmente quello che è stato più penalizzato dal cambio di modulo, quando il tecnico giallorosso ha virato verso il 4-2-3-1. Perché come trequartista centrale Di Francesco prima ha chiaramente provato Pastore (l’uomo per il quale si è cambiato modulo, appunto) e poi ci ha trovato Lorenzo Pellegrini, mentre come mediani davanti alla difesa la coppia De Rossi-Nzonzi sembra la più affidabile.
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Cristante: timido e antisocial. Impara da Di Francesco per stregare la Roma
Il centrocampista durante la sosta farà di tutto per convincere il tecnico giallorosso a utilizzarlo di più
Cristante finora ha giocato quasi sempre, in tutto in 8 delle dieci gare dei giallorossi (restando in panchina solo contro Real Madrid e Frosinone). Partendo dal via, però, solo in quattro occasioni (contro Atalanta, Chievo, Bologna e Viktoria) e collezionando in tutto 363 minuti di gioco, ad una media di 45,5 minuti a partita.
L’ex centrocampista dell’Atalanta è uno dei giocatori meno social di tutta la rosa. Pochi post, pochi cinguettii, foto con il contagocce. Per Cristante conta altro e quell’altro cercherà di farlo pesare sempre di più. A caccia di spazio e di minuti, per convincere la Roma di non aver sbagliato la scorsa estate a sceglierlo.
(A. Pugliese)
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