rassegna stampa

Codice di condotta del tifo. Roma prima ad applicarlo

Redazione

Lo strumento permette alle società di allontanare violenti e scorretti. Multe ai club che non lo adottano entro inizio stagione: in A, 200mila euro

Scrive la Roma nel comunicato pubblicato ieri, con cui adotta — prima società in Italia — il codice di condotta per i propri tifosi. "... la violazione dei principi e delle regole comportamentali indicate nel presente codice sarà oggetto di specifici provvedimenti e misure sanzionatorie da parte della società, che potrà ritirare in via temporanea o definitiva il proprio gradimento". Ecco. Più che la misura della sanzione è l’introduzione del concetto stesso di sanzione a definire il senso di questa rivoluzione. Significa che dalla prossima stagione calcistica, chiunque si renda protagonista di condotte vietate sarà punito dalla "sua" società prima che dal giudice sportivo. Per sintetizzare il concetto in un’espressione, diventerà un tifoso "sgradito", temporaneamente o, come abbiamo visto, per sempre. Il modello di riferimento è la gestione dei club inglesi. Per darvi un’idea, il club giallorosso si è ispirato alla linea tenuta dal Chelsea tre anni fa con i tre tifosi che a Parigi, in occasione di una sfida col Psg, impedirono a un ragazzo di colore di salire su un vagone della metro, rivolgendogli insulti razzisti. Ben prima che fossero condannati dal tribunale, quei tifosi furono banditi a vita da Stamford Bridge. L’obbligo di pubblicare un codice di condotta vale per tutte le società professionistiche e non ammette deroghe. Chi non se ne doterà entro l’avvio della stagione 2018-19 sarà sanzionato, e le multe sono salate: 200mila euro ai club di A, 100mila alle società di B, 50mila a quelle di C. Previste sanzioni anche ai club che non applicheranno le misure previste dal codice, da 20 a 5mila euro. Le autorità di pubblica sicurezza hanno fatto la propria parte, già nella stagione appena conclusa: tessera del tifoso trasformata in una carta di fidelizzazione, acquisto libero dell’abbonamento, semplificazione del sistema di vendita dei biglietti, apertura alle tifoserie ospiti. Il mondo del calcio è partito a rilento. A marzo, però, c’è stata una svolta: la Federcalcio ha modificato il codice di giustizia sportiva, adeguandolo alle nuove disposizioni contenute nel protocollo. E a maggio ha inviato una circolare a tutte le società con i tempi e i modi da seguire per mettersi in regola. A questo punto, i nostri club possono solo adeguarsi. La partenza della nuova stagione è dietro l’angolo, le sanzioni non sono uno scherzo.

(A. Catapano)