Panagiotis Tachtsidis avrà in mano le chiavi delle mediana del Cagliari contro la Roma. Giusto la squadra con la quale, nel settembre del 2012, con Zeman in panca, esordì in Serie A: «Le cose non si misero benissimo», taglia corto. Preferisce guardare avanti, con orgoglio.
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Chiamata per Tachtsidis alla guida del Cagliari
Il greco esordì con i giallorossi nel 2012 in Serie A: «Sto bene, vedrete una squadra trasformata. A loro toglierei Manolas»
«Con il Genoa sono entrato a freddo, ci ho messo un po’ a carburare. Poi, ci siamo presi la scena». E da un suo tiro non bloccato da Lamanna, Borriello in tap in ha pareggiato e riaperto il match con i liguri. Con la Roma l’asticella sale. «Loro stanno bene e sono carichi a mille. Noi, pure. Abbiamo attraversato qualche attimo difficile ma vedrete un altro Cagliari: motivato e pronto per una grande partita». Un gruppo rinsaldatosi e con quel filo di lucida follia che aiuta a guadare in faccia anche gli avversari più tosti.
Da Asseminello trapela poco. Ma Tachtsidis è una delle password da attivare per tenere reparti stretti, rapidi nel giocare la palla, attenti e determinati nel ripartire. E l’assetto potrebbe cambiare: «Nasciamo per il 4-3-1-2 ma – spiega Rastelli – sappiamo cambiare pelle. Tachtsidis ha lavorato bene, ci aspettiamo tanto». Il greco, sarà play basso, abile nel cercare Szczesny dalla distanza. «Il mister è molto attento a chi rientra da un infortunio. La distorsione alla caviglia che mi ha bloccato a fine anno è in archivio». In breve, aria nuova. Un Cagliari senza Di Gennaro, Padoin e Melchiorri con Faragò, esterno acquistato dal Novara. Il puzzle si ricompone. «Ripeto, il Cagliari non è quello delle imbarcate, stiamo lavorando duro per mostrare quel che sappiamo fare» dice Tachtsidis. Amico di Rafael e Borriello, con Bruno Alves ha un’intesa doc. «Chi toglierei alla Roma? Il connazionale Manolas», come scrive Frongia su La Gazzetta dello Sport.
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