"Daniele De Rossi è nato pronto, da giocatore come da allenatore" dice Fabio Capello, il tecnico che con la Roma ha conquistato lo scudetto 2001 intervistato da Filippo Cornacchoa su La Gazzetta dello Sport, Fu lui a lanciare pochi mesi più tardi l’allora 18enne centrocampista giallorosso.
La Gazzetta dello Sport
Capello: “De Rossi è nato pronto e già si è meritato il rinnovo. Lui è lo Smart One”
Vede similitudini tra gli inizi del De Rossi giocatore e allenatore della Roma?"Sì. Vi racconto un aneddoto. Agli inizi del Duemila, negli anni dopo lo scudetto, avevamo due giovani bravissimi a Roma: De Rossi e Aquilani. Alberto, tanto in Primavera quanto in allenamento, mi sembrava più avanti nonostante avesse un anno in meno di Daniele. Così in estate, durante la partita di Coppa Italia contro la Triestina, schierai prima Aquilani. A fine primo tempo testai De Rossi e Daniele entrò con una personalità pazzesca, senza paura, rovesciando le mie convinzioni".
E alla fine?"Al termine della partita dissi alla dirigenza: De Rossi non ha bisogno di fare esperienza in prestito, non si muove. Daniele in panchina mi trasmette le stesse sensazioni di allora: dopo la breve parentesi alla Spal, dove ha capito gli errori commessi, ha ereditato la Roma di Mourinho senza alcuna paura e dimostrando di saperci fare. Basta vedere i giallorossi e i risultati ottenuti per rendersene conto".
L’aspetto che la sta impressionando di più del De Rossi tecnico? "Ha capito in fretta i tanti problemi che c’erano e li ha risolti: dalla gestione della squadra alla motivazione dei singoli. Poi ha trasmesso fiducia e convinto i giocatori della propria forza. Daniele ha sfruttato l’iniziale calendario favorevole per entrare nella testa dei ragazzi. In campo, da giocatore, è sempre stato un allenatore. Un po’ come capita alla maggior parte dei centrocampisti, De Rossi anche in panchina vede il gioco, sa cambiare la partita, studia bene gli avversari...".
Quindi i giocatori della Roma sono meglio di quanto sostenesse Mourinho? "De Rossi ha spazzato via polemiche e tensioni. Paredes, El Shaarawy e Pellegrini sono rinati. Puntare su Svilar in porta è stata una scelta forte, che però sta ripagando. E questi sono soltanto alcuni esempi". Visti i risultati della Roma, forse bisognerebbe tirare le orecchie a qualche giocatore che con Mourinho tirava dalla parte opposta. O semplicemente era venuto meno il feeling allenatore-squadra con Mou".
Se Mourinho è lo Special One, De Rossi si sta dimostrando un mago? "No, Daniele è lo Smart One. La caratteristica principale di De Rossi è l’intelligenza. Era così da centrocampista e si sta dimostrando “smart” anche da allenatore. Si è già meritato il rinnovo".
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