Nonostante Alisson sia in Italia da un anno, non ha mai giocato una partita di Serie A. Lo scorso anno il titolare era Szczesny, a lui toccavano le coppe, in questa stagione invece tutto cambierà e sarà determinante per la sua carriera: numero uno con la Roma, numero uno col Brasile: "Non è stato semplice stare in panchina, ma in fondo ho potuto scoprire il calcio europeo e mi sono potuto preparare bene a questo momento".
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Alisson pronto da un anno: “Ho studiato e vi stupirò”
Il brasiliano titolare dopo Szczesny: "Scudetto? Juve davanti, noi siamo lì"
Numero uno in campo, ma anche a parole, professionista impeccabile che nello spogliatoio tutti hanno apprezzato per il comportamento con Szczesny, scrive Chiara Zucchelli su "La Gazzetta dello Sport". Alisson non si nasconde: "Abbiamo fatto un primo tempo non da Roma col Celta: in campo non ho visto quello vedo negli allenamenti. C’era un po’ di stanchezza da parte di tutti, ma non può essere una scusa. Ci siamo vergognati di questo risultato, ma nel secondo tempo abbiamo messo in campo mentalità e cattiveria. Stiamo lavorando bene e domani si vedrà".
La Roma vuole partire forte perché, spiega Alisson, "l’obiettivo è lo scudetto. La Juve è davanti alle altre, poi siamo tutte lì", ma l’Atalanta è avversario ostico: "Lo scorso anno hanno fatto bene e sono arrivati in alto e ci hanno messo in difficoltà con un pareggio e una sconfitta. Dobbiamo avere più voglia di vincere, questo farà la differenza. Domenica e sempre".
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