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rassegna stampa

“Vincere? Serve tempo”. I Friedkin avanti adagio

La prossima settimana i Friedkin sono attesi nella capitale, intanto lanciano messaggi chiari e prudenti al popolo giallorosso

Redazione

"Riteniamo che la Roma sia un po’ come un gigante addormentato e non c'è motivo per cui, col tempo, questo club non possa competere seriamente per dei trofei a tutti i livelli". È di Ryan la frase più a effetto nella prima intervista dei Friedkin come proprietari della Roma. La società che rappresenta una città unica, ma che nel calcio riesce a essere grande solo a intermittenza: ora tocca a loro provare a sfruttare finalmente il potenziale immenso del club. Finora Dan e il figlio avevano parlato solo attraverso comunicati, ieri si sono 'concessi' al sito ufficiale del club, rispondendo in via telematica le domande di Paul Rogers, responsabile dell'area digital. Non passerà molto - scrive 'Il Tempo' - per poterli guardare in faccia ed ascoltarli, visto che la prossima settimana i Friedkin sono attesi nella Capitale, intanto lanciano messaggi chiari e prudenti al popolo giallorosso. "Condividiamo - dice Dan nel passaggio chiave dell'intervista - l'ambizione con i tifosi e vogliamo vincere. Ma abbiamo bisogno di pazienza: i campioni non vengono costruiti dall'oggi al domani. Promettiamo di lavorare duro, in modo intelligente e strategico". Niente proclami, insomma. I Friedkin ci saranno sempre, ma tenendosi lontani dai riflettori.

"Preferiamo far sentire la nostra presenza piuttosto che parlare e per questo abbiamo incaricato la nostra dirigenza, in particolare Fienga, di gestire la maggior parte delle comunicazioni". Su acquisti e nuovo diesse: "È più importante lavorare che parlare. Quando li club avrà qualcosa di concreto da dire, che si tratti di un nuovo acquisto, di un nuovo incarico o altro, allora si farà sentire", Ryan dovrebbe stabilirsi a Roma, Dan lo guiderà dal Texas e avranno un vantaggio da sfruttare: l'eredità di Pallotta è soprattutto nei suoi errori da non ripetere. "Abbiamo intenzione di ascoltare molto - spiega ancora il presidente - e - quello che abbiamo sentito finora è che i tifosi vogliono tre cose: una squadra di cui essere orgogliosi, un club che apprezzi. comprenda e condivida la loro passione e una proprietà che sia allo stesso tempo presente e onesta". Gli obiettivi e le strategie, però, sembrano le stesse di Pallotta. A partire dallo stadio: "Una parte importante di questo processo, ovviamente, sono le infrastrutture e noi siamo pienamente impegnati a lavorare con la città per costruire un bellissimo nuovo stadio il prima possibile". Hanno già avuto contatti col possibile socio Vitek e in questi giorni i manager inviati a Roma da Friedkin si sono confrontati col vicepresidente Baldissoni, che continua a occuparsi del dossier Tor Di Valle. Una spinta arriva anche dalla Raggi, che ieri sera ha confermato: "Lo stadio dovrebbe passare in aula entro l'anno".