rassegna stampa

Squadra assediata e in ritiro, si muove il Viminale

Garcia avrebbe preferito partire ieri in giornata per evitare altre contestazioni, ma sono sorti alcuni problemi logistici. Partenza per Cesena alle 10.30

Redazione

Tempo di resa dei conti, perché adesso nessuno potrà concedersi un altro errore. È stata una lunga notte quella che ha accompagnato la disfatta europea della Roma, colpita per la prima volta dalla prima vera contestazione nel corso targato Garcia. Per questo il tecnico ha convinto il gruppo ad anticipare il ritiro in vista della prossima trasferta a Cesena.

Dopo la sconfitta con la Fiorentina, i giocatori sono rimasti scossi dal colloquio avuto sotto la curva con gli ultrà: «Non provate a farvi superare dalla Lazio - la minaccia - altrimenti veniamo a prendere voi e le vostre famiglie, casa per casa». Pjanic si è preso un accendino in testa, per questo si è allontanato subito e ieri ha mostrato i segni ai compagni. Iturbe a dir poco spaventato, Cole schifato. «Certe cose in Inghilterra non succedono» ha fatto notare alla squadra. Vista la scena, il Viminale ha deciso di intervenire anche sulla scorta di episodi simili (Cassano e Icardi): convocata una riunione per lunedì al ministero a cui parteciperanno Lega, federazione e alcuni club compresa la Roma.

Giovedì notte un altro gruppetto di tifosi ha preferito aspettare il ritorno dei giocatori a Trigoria sorvegliata dalla polizia, senza però riuscire ad ottenere un confronto considerando che il pullman era semivuoto e la maggior parte della squadra aveva preferito tornare a casa con mezzi privati.

Anche ieri, sotto gli occhi di alcuni agenti, una trentina di tifosi si sono appostati in attesa dell'allenamento pomeridiano. Ormai non fa neanche più notizia che il compito di fermarsi per primo sia toccato a Sabatini, visibilmente provato dal confronto con i pochi, ma accesi contestatori. Con le solite motivazioni e accuse: «Come hai fatto a prendere Doumbia?», «Avete sbagliato tutto, ora prendetevi le vostre responsabilità». Il ds, dall'interno della sua macchina, ha risposto ammettendo nuovamente le sue colpe e chiedendo di provare a non scaricare totalmente la squadra. Tutto condito da toni accesi: «Capita che i ragazzi siano in difficoltà, dategli un mese di tempo, siamo sempre secondi in classifica. Aiutate ’sta caz... di squadra!». Brevi momenti di tensione dovuti ad una pallina di carta gettata all'interno della sua Smart e un insulto personale di troppo.Tra i giocatori, solo Nainggolan e Holebas hanno preferito fermarsi per un breve colloquio: «Noi siamo arrabbiati quanto voi ma capiamo il momento». Temi che poi avrebbero riaffrontato dopo nello spogliatoio al cospetto di Garcia. Il tecnico, arrivato a Trigoria per primo, in mattinata aveva comunicato alla dirigenza l'intenzione di partire già ieri verso il ritiro di Cesenatico, anche per evitare nuove contestazioni (esposti altri due striscioni nella notte): opzione scartata a causa degli impedimenti logistici dovuti anche allo sciopero aereo di ieri. Per questo, coadiuvato dalla società, è stata comunicata alla squadra la decisione di dormire insieme una notte a Trigoria, fare gruppo e partire stamattina alle 10.30 con un charter in direzione Bologna. La rifinitura verrà svolta allo stadio di Cesena.