"Il budget non cambia". È il messaggio che Tiago Pinto sta inviando a tutti i procuratori, come riporta Il Tempo, che da tre giorni gli chiedono se l’arrivo di Mourinho abbia cambiato le strategie di mercato del club. No: meglio scordarsi colpi faraonici, semmai operazioni intelligenti, da concordare con lo Special One.
Il Tempo
Pinto agli agenti: “Con Mourinho il budget non cambia”
Almeno ad oggi si va avanti con l’idea di costruire una Roma "sostenibile"
Il tecnico portoghese ha accettato di mettersi a capo di un progetto tecnico a media scadenza, con l’obiettivo di tornare a competere per vincere nel giro di tre anni. Servirà, quindi, un’impresa da "primo Mourinho", quello capace di portare il Porto sul tetto d'Europa, con il vantaggio che vincere anche solo un trofeo a Roma vorrebbe dire far meglio di tutti quelli che si sono seduti in panchina negli ultimi 12 anni.
Un portiere e un centravanti - se andrà via Dzeko - sono le priorità del mercato. E se per il numero 1 la società nelle ultime settimane ha accelerato la trattativa con il Verona per Silvestri, nella ricerca del bomber si è arenata la pista Vlahovic: i costi dell’operazione appaiono troppo alti in partenza. Più accessibile Belotti, per il quale Tiago Pinto non sarebbe comunque disposto a spendere più di 15 milioni di euro, visto che il «Gallo» andrà in scadenza di contratto a giugno 2022. Ma a quelle cifre Cairo non è disposto neppure a mettersi seduto a trattare.
Va intanto presa una decisione su Borja Mayoral: riscattarlo subito vorrebbe dire risparmiare 6 milioni complessivi, 1 del prestito per il prossimo anno e 5 di sconto sul prezzo del cartellino. E' chiaro, però, che tutto il lavoro impostato fin qui da Tiago Pinto andrà adesso adattato alle esigenze di Mourinho. Aspettarsi qualche acquisto più prestigioso è lecito, ma è meglio mettere da parte i nomi irraggiungibili che continuano ad essere accostati ai giallorossi da martedì.
© RIPRODUZIONE RISERVATA