Alla Roma mancano i gol di Zaniolo, come scrive Il Tempo. L’altro lato della medaglia. La Roma vince tre partite di fila per 1-0 e si celebra la solidità difensiva. Ma quando arriva una gara come quella di Udine riemerge il vero problema che Mourinho e i giocatori non riescono a risolvere: si fa una fatica enorme a costruire azioni da gol e, di conseguenza, a segnare. Il calciatore simbolo della crisi offensiva è Nicolò Zaniolo. Con 4 centri complessivi, di cui solo 2 in campionato (l’ultimo a Empoli due mesi fa), il suo contributo in zona gol è ben al di sotto di quanto si potesse sperare. Alla Roma manca da morire un “secondo violino” da affiancare al bomber Abraham, il secondo marcatore è Pellegrini a quota 7 e tutte le altre big del torneo hanno almeno due giocatori con 8 reti o più.
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Nostalgia da gol: Zaniolo scalpita
Con 4 centri complessivi, di cui solo 2 in campionato (l’ultimo a Empoli due mesi fa), il suo contributo in zona gol è ben al di sotto di quanto si potesse sperare.
Di contro Zaniolo ha messo insieme già otto assist tra Serie A e coppe, che non sono pochi, e soprattutto ha già giocato 32 partite: il suo record in una stagione sono le 36 del suo primo anno in giallorosso Sventato il rischio squalifica a Udine stando molto attento a non commettere falli, Mourinho insisterà su di lui sia col Vitesse giovedì sia nel derby. Perché ora che il gioco si fa duro servono i migliori. E Zaniolo è uno di questi.
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