rassegna stampa

Non vede (chiaro), non sente e non parla

(Il Tempo – E.Menghi) Dopo un consulto con Baldini, il boemo ha scelto il silenzio e non la strada della polemica, il non dire allo sproloquio.

Redazione

(Il Tempo - E.Menghi) Dopo un consulto con Baldini, il boemo ha scelto il silenzio e non la strada della polemica, il non dire allo sproloquio. Non è cosa da tutti i giorni per un allenatore che non si è tirato indietro nemmeno quando c'era da stravolgere l'intero mondo del calcio.

Stavolta ha lasciato il microfono al direttore generale, che ha mantenuto un basso profilo e schivato l'argomento arbitraggio: «Perché Zeman non parla? Si è definito più sereno nel non farlo, perché - ha spiegato Baldini - non gli sono andate giù alcune cose e non vuole fare polemiche. Il gol? Questo episodio decide la partita. Nel primo tempo eravamo padroni del campo e meritavamo di vincere. Ci lascia rammarico aver perso così, dopo aver fatto buon calcio nelle partite precedenti. Forse il risultato più giusto era il pari».

Anche in virtù di due episodi dubbi in area: «Mi accontento di dire: "Tu l'hai detto" - risponde ironico Baldini - come disse qualcuno più in alto di me a Ponzio Pilato. Parlare di episodi è poco utile: preferisco parlare della prestazione della squadra, su quella possiamo lavorare. Difficile giocare poi su questo campo, la palla faceva fatica a viaggiare». Non ci saranno reclami ufficiali, comunque. Ma qualcosa, sottovoce, è sfuggito ai giocatori che sono passati in zona mista. Florenzi ha provato a trattenersi, ma il gol di Pellissier non l'ha lasciato indifferente: «Meglio che non rivedo il fuorigioco in televisione».

Totti imita il boemo: «Non parlo, perché se lo faccio mi squalificano». Pjanic ha preferito sfogarsi su Facebook:«Vorrei dire tante cose. Sono solo triste per noi tutti!». Nel dire e il non dire dei protagonisti c'è tutta l'amarezza di una gara più complicata del previsto, che interrompe una serie positiva importante, fatta di cinque successi consecutivi tra campionato e Coppa Italia. Il sereno sembrava tornato nei pressi di Trigoria, ma la nebbia ha avuto il sopravvento e scombussolato i piani. In quelli di De Rossi di certo non c'era l'ennesima panchina d'oro, ma così è stato e l'umore ne risentirà.

Baldini gli fa da scudo, ma al tempo stesso non si intromette nelle decisioni del tecnico: «A tutti fa piacere giocare, nelle ultime tre o quattro partite - ha commentato a Sky Sport - le scelte di Zeman sono state azzeccate e propedeutiche. L'umore è ovvio non sia ottimo. Se è meno importante dei titolari attuali? No, non lo è assolutamente, visto anche il nostro sforzo economico. Ha fatto belle partite, noi abbiamo il compito di dare la rosa più forte possibile all'allenatore, nei limiti del nostro budget. Potevamo permetterci di tenere De Rossi, per noi un campione indiscusso. Se poi Zeman vuole privilegiare uno piuttosto che un altro è una sua scelta che non mi metto a discutere». Insomma, Baldini fa zero a zero, come il risultato che avrebbe voluto leggere sul tabellone del Bentegodi.