rassegna stampa

L’orgoglio di De Rossi: “Stiamo facendo un grandissimo campionato”

(Il Tempo-Serena De Iaco)«Dispiace ed è normale che sia così, ma non possiamo recriminarci nulla». Nonostante il pareggio in casa contro il Cagliari Daniele De Rossi è fiducioso.

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(Il Tempo-Serena De Iaco)«Dispiace ed è normale che sia così, ma non possiamo recriminarci nulla». Nonostante il pareggio in casa contro il Cagliari Daniele De Rossi è fiducioso. «Creiamo tanto, abbiamo preso anche un palo, non credo che il nostro sia un problema dell'attacco. Nel secondo tempo ci sono stati un po' di errori, ma abbiamo fatto una buona partita - sottolinea - Il campionato è lungo, siamo a un punto da una squadra di fenomeni e comunque abbiamo allontanato il Napoli».

Gli obiettivi? «Gli stessi di cui parlavamo ad inizio anno - spiega il numero 16 giallorosso - anche la società ha sempre detto che dobbiamo tornare in Champions. È normale che quando si è in vetta ci si vuole rimanere, abbiamo provato a farlo e proveremo a tornarci. Il nostro, comunque, rimane un grandissimo campionato, non credo si possa dire il contrario». Tre pareggi nelle ultime tre partite. «Il campionato non è finito. È normale che quando vinci le prime 10 ci speri. L'ambiente ci ha dato una mano. Tutti ci temono ma dobbiamo essere più cinici. Dopo 3 pareggi consecutivi però c'è amaro in bocca».

È la strada giusta per Castan: «Era una partita da vincere. Peccato che la palla non sia entrata, dobbiamo lavorare perché manca tanto ma siamo sulla strada giusta. Nel momento di difficoltà dobbiamo rimanere tranquilli perché quando si vince è facile, ora dobbiamo dimostrare di essere una squadra per tornare a vincere. Pensiamo a Bergamo».

Infine, Castan parla del fallo su Florenzi: «Ho parlato con l'arbitro a fine partita e mi ha detto che il fallo era fuori, era un'occasione importante. Penso sempre che loro facciano il proprio lavoro bene, perché se ci mettiamo a dire che sbagliano sempre diventa difficile per tutti. Però quando è rigore si deve fischiare. Ma un po' c’è paura di parlarne perché dopo si può essere puniti».