Collettivo azzurro. La squadra di Antonio Conte prepara la prossima sfida amichevole con la Germania in programma martedì (ore 20.45 diretta RaiUno) all’Alleanz Arena di Monaco.
rassegna stampa
L’Italia degli anti-divi vuole stupire l’Europa
Una squadra senza divi, una formazione che non presenta fuoriclasse in grado di poter marcare la differenza da soli. La forza dell’organico di Conte sta nella qualità medio alta dei giocatori
Bonaventura è in dubbio per la partita contro i tedeschi: il milanista ieri ha saltato l’allenamento per l’influenza, si è unito al gruppo l’altro milanista De Sciglio mentre è tornato a lavorare con i compagni Emanuele Giaccherini, che si era fermato per una forte contusione durante la sfida del Friuli. È probabile che il commissario tecnico punti ancora su di lui. «Mi ha voluto alla Juventus e da quando è arrivato in Nazionale mi ha sempre dato segnali importanti - sottolinea il giocatore del Bologna - l’anno scorso sono stato a lungo fuori per infortunio, quest’anno ho ritrovato continuità a livello fisico, e questo è fondamentale per poter stare bene a fine maggio. Vogliamo andare all’Europeo per vincere l’Europeo. Abbiamo come obiettivo quello di fare un torneo da protagonisti. Il successore di Conte? Donadoni è un allenatore che potrebbe far comodo alla Nazionale. Poi starà a lui decidere. Qui siamo tutti importanti e nessuno è indispensabile. Non abbiamo Messi o Ronaldo, ma abbiamo grandi giocatori che possono esaltare le loro qualità giocando da squadra».
Una squadra senza divi, una formazione che - escludendo Buffon e pochi altri - non presenta fuoriclasse in grado di poter marcare la differenza da soli. La forza dell’organico di Conte sta nella qualità medio alta dei giocatori, nell’omogeneità di una rosa che non presenta stelle di grandezza assoluta. È il caso di Giaccherini, ma anche di Parolo, Florenzi, Candreva, Darmian, Pellè, tutti elementi affidabilissimi, ma lontani da essere dei top player. Il reparto che sembra dare maggiori garanzie è la difesa: esperta, strutturata, affidabile. Il centrocampo potrebbe regalare le maggiori soluzioni, la scelta è ampia, e nelle ultime uscite la squadra ha dimostrato anche di poter rinunciare a un archistar come Pirlo.
Il reparto dove c’è meno abbondanza è l’attacco, dove molti candidati si giocheranno il posto da titolare. Tra questi c’è lo juventino Zaza che contro la Germania spera di avere una nuova chance: «Vogliamo andare a Monaco per vincere - sottolinea in conferenza stampa - vogliamo dimostrare a noi stessi e alla gente che se siamo concentrati, siamo forti e possiamo giocarcela con tutti». L’attaccante della Juventus tornerà all’Allianz Arena a pochi giorni di distanza dalla sconfitta della squadra bianconera con il Bayern in Champions League: «Considero la partita con la Germania una piccola rivincita rispetto alla partita con il Bayern Monaco: anche se in Champions League non ho giocato, ho comunque sofferto».
Dovrà soffrire anche per conquistarsi un posto tra i convocati in vista dell’Europeo francese: «Conte non mi ha mai dato certezze - ammette Zaza - ma per quel poco che lo conosco preferirebbe che i suoi giocatori giocassero di più nel club di appartenenza. Io ho fatto una scelta personale andando alla Juve, ma devo ammettere che a un certo punto ho temuto di perdere la maglia azzurra».
Contro la Germania Conte confermerà ancora una volta il 3-4-3 che a Udine contro la Spagna ha dato indicazioni confortanti. La Nazionale si allenerà anche oggi nonostante la Pasqua. Domani mattina è previsto un allenamento di rifinitura a Coverciano, nel pomeriggio - alle 16.30 - gli azzurri si trasferiranno da Firenze a Monaco con un volo charter. Il rientro è previsto martedì notte dopo la gara.
(S. Pieretti)
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