Ha fatto la tempesta nel cielo sereno di Roma-Juventus, uno contro tutti. Nainggolan è stato l’anti-eroe nell’ultima serata all’Olimpico di questa stagione, ha combattuto con i suoi fantasmi mentre gli odiati rivali sfilavano sul tappeto rosso conquistando il loro 7° scudetto. Lui non ha resistito in campo fino al trionfo finale e si è fatto cacciare al 69’, meritandosi due cartellini gialli nel giro di 5 minuti. Accompagnato dai cori «scemo, scemo» a lui dedicati dal settore ospiti, ha sceso le scalette e si è diretto negli spogliatoi senza dimenticarsi di rispondere con un ironico saluto verso i tifosi bianconeri. Tutt’altro scenario rispetto a un anno fa, quando Radja mostrava la linguaccia sigillando la vittoria che rimandava l’appuntamento col tricolore.
rassegna stampa
Il finale amaro del Ninja
Ha pagato con l’espulsione e a Sassuolo non ci sarà, ma Di Francesco non gli abbonerà vacanze extra
Stavolta il belga non ha potuto evitare che gli avversari di sempre festeggiassero in casa sua, ma è stato uno smacco sopportabile più di quanto lo sarebbe stato il successo del Napoli: "Ce l’ho con la Juve, ma spero vinca lo scudetto. Mi roderebbe se esultasse un’altra squadra dopo 5 anni che arrivo secondo", confidava nell’intervista esclusiva a Il Tempo un mese e mezzo fa. Non ce l’ha fatta, però, a far finta di niente e ha finito col chiudere in anticipo la stagione per eccesso di irruenza: 5 i falli commessi, tanti quanti ne hanno fatti tutti i suoi compagni messi insieme. Ha pagato con l’espulsione e a Sassuolo non ci sarà, ma Di Francesco non gli abbonerà vacanze extra. Nainggolan è chiamato come tutti gli altri a presentarsi domani alla ripresa degli allenamenti, con un Karsdorp in più in gruppo. Due i giorni liberi concessi dal tecnico, che nella sfida dei ricordi ha bisogno di un punto per la matematica certezza del 3° posto.
Al triplice fischio dovrà salutare i giallorossi che parteciperanno al Mondiale: Alisson è nei 23 del Brasile, Fazio e Perotti sono tra i pre-convocati dell’Argentina (l’attaccante spera di superare la scrematura), Radja conoscerà le scelte di Martinez il 21 maggio alle 12. L’attesa è tanta, a 30 anni per il centrocampista sarebbe l’ultima occasione per realizzare un sogno, ma non viene dalla sua miglior stagione in A e il rischio di vivere un’altra delusione dopo l’Europeo mancato c’è. Il futuro a breve termine è in bilico così come quello in giallorosso: Nainggolan non è un incedibile, a gennaio c’è stato "qualcosina" con i cinesi che potrebbero tornare alla carica in estate e, pure se il giocatore continua a dare priorità allo stile di vita, non è immune dal fattore economico: "Sarei bugiardo se dicessi che non mi interessano i soldi".
Pellegrini ha le idee chiare: "Avere una clausola non significa per forza cambiar maglia ogni anno. Sono tranquillo". Ed è pronto a dire sì a Veronica: niente Mondiale, ma una dolce luna di miele per lui.
© RIPRODUZIONE RISERVATA