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Dategli una mano: Dybala trascina la Roma, Mou chiede di salire di livello

Dategli una mano: Dybala trascina la Roma, Mou chiede di salire di livello - immagine 1
A Empoli la Joya è salita in cattedra e ha indirizzando praticamente da solo il risultato del match, realizzando il gol dell’1-0 e servendo ad Abraham l’assist per tornare alla vittoria dopo due sconfitte

Redazione

Non lasciatelo solo. Perché il talento di un campione come Paulo Dybala è un’arma fondamentale per la Roma di José Mourinho ma – ovviamente – non può essere l’unica a disposizione dello Special One scrive Emanuele Zotti su Il Tempo. A Empoli la Joya è salita in cattedra e ha indirizzando praticamente da solo il risultato del match, realizzando il gol dell’1-0 e servendo ad Abraham l’assist per il gol che ha consentito ai giallorossi di tornare alla vittoria dopo due sconfitte consecutive. Una partita da fuoriclasse che, per continuare a rendere come nelle prime uscite stagionali (è partito sempre titolare), dovrà essere supportato dal resto del gruppo.

Un concetto espresso chiaramente da Mourinho subito dopo la vittoria del Castellani: "Quest’anno l’aspettativa è altissima. Abbiamo preso un giocatore eccezionale, in condizioni normali non giocherebbe nella Roma che non ha economicamente le potenzialità dei super club, dobbiamo crescere sul piano tecnico e tattico. Se vogliono migliorare i giocatori devono accettare la competizione interna, c’è qualcuno che deve imparare a convivere con questo tipo di competitività, alzando il suo livello invece di farsi vedere giù".

Nessun riferimento esplicito, ma un messaggio chiaro lanciato ai giocatori: Mou in campo vuole anche altri leader e l’unico modo per essere sicuri di un posto nell’undici titolare è dare il massimo. Dopo tutto, è soltanto colpa della sfortuna e dei problemi di infermeria se il tecnico non è ancora stato costretto a fare tagli importanti nelle formazioni schierate da inizio stagione. Gli infortuni di Wijnaldum, Zaniolo, El Shaarawy, Kumbulla, Karsdorp e Zalewski (oltre a Darboe) hanno limitato le scelte dell’allenatore che – eccezion fatta per la prima di campionato – non ha mai avuto a disposizione l’intero organico, trovandosi costretto a fare i conti con la prima vera emergenza della sua gestione.